Privacy, telemarketing priorità del Garante

L’istituzione della Robinson List non basta: nella seconda metà del 2012 l’Authority è pronta a scendere in campo

Pubblicato il 06 Ott 2012

l Garante della Privacy continua la sua azione per la tutela dei dati personali. Nell’Agosto 2012, è infatti stato varato il Piano Ispettivo per il secondo semestre dell’anno in corso, il quale ancora una volta mette sotto la lente il telemarketing, questione spinosa sulla quale l’Autorità è da tempo impegnata dando prescrizioni , effettuando controlli e applicando sanzioni.
Le lamentele di quei cittadini che vengono continuamente assillati da telefonate pubblicitarie, nonostante la loro iscrizione al Registro delle opposizioni, una sorta di “Robinson List” italiana, giungono a centinaia negli uffici del Garante. A partire dal febbraio 2011, quando il controverso sistema che dà la possibilità ad aziende e call center di fare telefonate pubblicitarie senza più il consenso dell’utente è stato introdotto, i casi segnalati sono oltre 5000.


Il nuovo sistema, tra l’altro, non viene arginato neanche dalla stessa Robinson List, la quale risulta inefficace per una serie di motivi, non ultimo la scarsa informazione fornita agli utenti: basti pensare che, ad oggi, solo poco più di un milione di persone risultano iscritte nel Registro, a fronte di svariati milioni di abbonati a servizi telefonici.
L’azione dell’Autorità si concentrerà nel secondo semestre del 2012 anche su altri temi egualmente importanti, come il credito al consumo, i nuovi strumenti di pagamento gestiti da compagnie telefoniche (mobile payment), i sistemi informativi utilizzati da enti previdenziali e dall’amministrazione finanziaria. Su questi temi sono stati previsti circa 200 controlli, più quelli che si renderanno necessari in base a segnalazioni o reclami specifici, da attuare sia nel settore pubblico che in quello privato.
Tutti i controlli sono mirati a far rispettare le norme poste a protezione dei dati personali, in particolare l’obbligo di informare gli interessati sull’uso che viene fatto dei loro dati, l’acquisizione del consenso nei casi necessari, e l’adozione di misure di sicurezza a salvaguardia dei dati. Come sempre, l’Autorità avrà al suo fianco la Guardia di Finanza – Nucleo Privacy, la cui collaborazione si è rivelata fondamentale in passato.


Già nel primo semestre del 2012 i dati riguardanti le verifiche effettuate, registrano 174 ispezioni e 255 procedimenti sanzionatori avviati. L’ammontare delle sanzioni incassate nel corso del semestre è stato di oltre 1,6 milioni di euro. A questi vanno aggiunte 33 segnalazioni all’autorità giudiziaria per violazioni penali causate dalla mancata adozione delle misure di sicurezza, dal mancano adempimento dei provvedimenti del Garante per la Privacy o dalla falsità delle dichiarazioni e delle notificazioni rese all’Autorità.

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