TELCO VS OTT

Lauro (Pdl): “Bene Bernabè sul monopolio Ott”

Il senatore si schiera con il presidente esecutivo di Telecom Italia contro l’ipersfruttamento della rete da parte delle net company Usa: “Governo e Parlamento rilancino la battaglia francese e tedesca”

Pubblicato il 06 Nov 2012

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Il senatore Pdl Raffaele Lauro, membro della commissione Finanze, si schiera con il presidente esecutivo di Telecom Italia Franco Bernabè che a più riprese ha lanciato l’allarme monopolio degli Over the top sulla rete Internet e i danni per le telco europee derivanti dai differenti regimi sulla privacy adottati da Europa e Usa.

“Il coraggioso allarme lanciato da Bernabè sullo sfruttamento della rete da parte dei quattro grandi monopolisti (Amazon, Google, Facebook e Apple), è pienamente condivisibile, così come l’invito ad una rifondazione di Internet”, ha detto Lauro.

“Non è concepibile che queste società fatturino, nel nostro paese, diverse centinaia di milioni di euro, ma paghino le tasse altrove, senza nessuna ricaduta occupazionale in Italia – aggiunge Lauro -. Il governo e il parlamento devono prendere consapevolezza di questa situazione, fiscalmente anomala, come sta avvenendo in Francia e in Germania”.

Secondo il numero uno di Telecom occorre trovare una soluzione allo strapotere di chi sfrutta a piacimento miliardi di informazioni, profilando i gusti di almeno mezzo miliardo di consumatori soltanto in Europa. Ma trova, almeno in Italia, orecchie molto poco attente.

Bernabè sottolinea che “Google & C hanno modelli di business che si reggono e fanno profitti proprio grazie alla simbiosi della crescita con la normativa statunitense sulla privacy”.

Già più di un anno fa il presidente di Telecom aveva espresso al nostro giornale posizioni nette nei confronti deli Ott. “Noi dumb pipes? Mi rendo conto che c’è chi, come gli operatori over-the-top, ci vorrebbe ridotti a meri trasportatori di bit. Ma la battaglia non è affatto persa. Anzi, penso che le telco abbiano ancora un ruolo importante da giocare, anche davanti agli enormi cambiamenti dell’ecosistema in cui ci troviamo ad agire”.

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