LA PROPOSTA

Agcom: “Canone servizio Nga Telecom Italia va ridotto del 25%”

La Commissione Infrastrutture e Reti dell’Authority ha concluso le valutazioni sull’offerta presentata dall’azienda di Tlc. Lo schema di provvedimento, che ora va in consultazione pubblica per 30 giorni, prevede anche una riduzione fra il 30 e il 40% dei contributi di attivazione-disattivazione e migrazione della linea e fino al 50% dei costi di manutenzione a vuoto. Proposta anche la revisione dei costi di accesso ai pozzetti

Pubblicato il 16 Nov 2012

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Riduzione nell’ordine del 25% delle condizioni economiche di offerta del servizio end-to-end di accesso alla rete di nuova generazione proposto da Telecom Italia. Significativa riduzione – fra il 30 ed il 40% – dei contributi di attivazione/disattivazione e migrazione della linea. E altrettanto significativa riduzione – qui la forbice va fra il 25 e il 50% – dei costi degli interventi di manutenzione a vuoto. E ancora: revisione dei costi di accesso ai pozzetti per la giunzione delle fibre ottiche e degli aspetti procedurali relativi agli studi di fattibilità e al meccanismo di programmazione degli ordini. Particolare attenzione viene rivolta anche agli aspetti contrattuali e qualitativi (Sla) per migliorare le prestazioni di fornitura e manutenzione (provisioning e assurance) con le relative penalità. Queste le proposte messe nero su bianco dalla Commissione Infrastrutture e Reti dell’Agcom a seguito del completamento della valutazione delle offerte di riferimento di Telecom Italia relative ai servizi di accesso delle reti di nuova generazione.

Lo schema di provvedimento – che ora deve essere sottoposto a consultazione pubblica (per una durata di 30 giorni) – riguarda dunque le condizioni tecniche ed economiche del servizio di accesso end-to-end, cioè del servizio che consente agli Olo di disporre di un collegamento in fibra ottica dalla centrale di Telecom Italia (dove l’operatore è co-locato) sino alla residenza del cliente.

La decisione adottata dall’Autorità (delibera 114/12/CIR) rappresenta, in definitiva, il completamento del percorso, avviato con l’approvazione della delibera 95/12/CIR cui è seguita la delibera 105/12/CIR, per l’approvazione dei prezzi che gli operatori devono corrispondere a Telecom Italia per l’accesso alle infrastrutture passive (cavidotti, pozzetti, fibra ottica) ed attive (bitstream Nga, Vula) necessarie per consentire agli Olo di fornire ai propri clienti servizi a banda ultra larga (da 30 a 100 megabit/sec) attraverso la fibra ottica.

Lo schema di provvedimento (delibera 114/12/CIR)

Modalità di consultazione pubblica

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