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Scorporo rete Telecom, concluso il Cda

All’ordine del giorno anche la valutazione dell’offerta di Sawiris e la vendita di Telecom Italia Media

Pubblicato il 06 Dic 2012

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Tante le partite aperte nel Cda di oggi di Telecom Italia. A comunciare dal possibile scorporo delle rete fino alla valutazione dell’offerta di Sawiris, passando per la vendita de La7. La questione più delicate resta ovviamente lo scorporo della rete e il rappoprto con la Cassa Depositi e Prestiti. Finora Telecom e la Cdp hanno discusso intorno all’ipotesi di scorporo, dato che la Cassa, tramite il fondo Fsi, può stanziare capitali di rischio in infrastrutture. Ma i contatti preliminari hanno evidenziato più divergenze sulla valutazione dell’asset e la governance.

Sul modello di separazione della rete è intervenuto ieri Franco Bernabè che ha citato il modello Open Reach di BT. Secondo Bernabè “il modello di scissione di BT ha dimostrato la sua efficacia, consentendo alla società di accelerare gli investimenti in fibra ottica e, grazie alla separazione della rete, di costruire un’architettura che la protegge. BT non è un’anomalia, ma una valida esperienza”.

E sempre ieri il presidente di Cdp, Franco Bassanini è tornato a ribadire la disponibilità dell’ente. “Se si devono fare investimenti nuovi occorre che accanto alle società di telecomunicazioni ci siano investitori di lungo termine che sono sempre più rari”. “Le banche non sono in grado, sia per la situazione del sistema bancario, sia in vista delle regole Basilea 3 – ha aggiunto – Occorre allora creare una sinergia virtuosa e una collaborazione tra i pochi investitori di lungo termine, la Cassa è uno di questi, e gli operatori di tlc. Si può cercare inoltre di attirare gli investitori stranieri, come ad esempio i fondi pensione”.

Altra questione sul tavolo è la vendita di Ti Media. Le offerte pervenute – da parte del tandem di private equity Clessidra-Equinox e da Cairo– sono al di sotto delle valutazioni della Borsa. E a settembre Bernabè aveva chiarito che Telecom non è disposta a vendere a qualsiasi prezzo.

Sulla questione Gvt, Bernabè – ancora nell’intervista a Les Echos – ha spegato che Telecom ha rinunciato a presentare l’offerta “per motivi evidenti di valutazione”, dal momento che Vivendi ha valutato l’azienda brasiliana sopra i 7 miliardi.

Infine, ma non meno importante, la valutazione sull’offerta di Sawiris. Ieri in conferenza stampa Tarak Ben Ammar, membro del cda di Telecom aveva detto: “Il Cda Consiglio deve decidere chi far entrare in società liberamente, in modo trasparente. Ma resto convinto che un imprenditore che conosce l’Italia e le telecomunicazioni, e che ha soldi da investire, vada ascoltato prima di mandarlo via”.

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