REGIONI

Banda larga, il Veneto mette sul piatto 22 milioni

La Regione avvia la fase 2 del piano anti-digital divide. L’assessore Zorzato: “Puntiamo a dare connettività veloce a tutti i cittadini e alle imprese operanti sul territorio”

Pubblicato il 07 Gen 2013

F.Me.

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Il Veneto accelera sulla banda larga e mette sul piatto 22 milioni di euro. E’ stato pubblicato sul Bur il provvedimento della Giunta Regionale del 18 dicembre scorso con cui è stato approvato un Atto integrativo dell’Accordo di Programma sottoscritto tra Regione e Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) per superare il “divario digitale” in Veneto. Il valore di questa nuova operazione è, appunto, di circa 22 milioni di euro, finanziati per 14.239.781 euro con fondi disponibili del Programma Feasr di Sviluppo Rurale per il Veneto e per i restanti 8.000.000 di euro con le disponibilità relative al Programma Operativo Fesr Competitività Regionale ed Occupazione.

“Grazie a queste ulteriori risorse – sottolinea Marino Zorzato, assessore all’informa tica ed e-government della Regione Veneto – si riusciranno a coprire altre aree del nostro territorio, limitando ulteriormente il “digital divide” che è ancora riscontrabile nella nostra realtà territoriale e portando così i servizi di connettività veloce a un numero sempre maggiore di cittadini ed imprese venete”. Zorzato evidenzia due altri aspetti. Il primo riguarda il fatto che questa delibera è il risultato di un’azione congiunta fra assessorati regionali. Il secondo è la possibilità di recuperare dal Governo, grazie all’approvazione di questa delibera, anche ulteriori risorse nazionali per lo sviluppo della banda larga previsti dal recente Decreto Crescita 2.0, convertito in legge prima di Natale.

L’operazione banda larga è partita nel Veneto nel 2009 quando la Regione ha definito un nuovo modello di sviluppo focalizzato sull’estensione delle infrastrutture di reti regionali , che prevede la posa di fibra ottica per la realizzazione di collegamenti con le reti esistenti lungo dorsali extraurbane con punti di accesso pubblico alle reti secondarie degli operatori. Il modello di intervento è coerente con il Piano Nazionale di diffusione della banda larga promosso dal Mise-Dipartimento per le Comunicazioni. L’impegno ad una attuazione congiunta del modello di intervento tra Regione e ministero è stato formalizzato in un Accordo di Programma in cui è stato convenuto che gli interventi siano realizzati attraverso la Società di scopo Invitalia-Infratel costituita dal Ministero per la diffusione di tali iniziative su tutto il territorio nazionale. La prima parte del piano regionale per lo sviluppo della Banda Larga ha previsto la realizzazione di 273 interventi/cantieri di posa di fibra ottica in 188 comuni del Veneto per un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro. L’azione è nel pieno della sua operatività e alla fine di dicembre 2012 la situazione vedeva 57 cantieri completati, 54 cantieri in fase di realizzazione e 17 cantieri di prossima apertura. Con la fase 2 gli interventi potranno essere ulteriormente ampliati sul territorio, grazie alla disponibilità di queste risorse aggiuntive.

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