IL GOVERNO MONTI

Passera allo Sviluppo, nessun ministro per la PA e Innovazione

Il ceo di Intesa Sanpaolo guiderà anche il dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Resta vuota la poltrona di Palazzo Vidoni. Possibile un trasferimento di competenze alla Presidenza del Consiglio?

Pubblicato il 16 Nov 2011

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Corrado Passera è il nuovo ministro per lo Sviluppo economico, ai Trasporti e alle Infrastrutture. Il ceo di Banca Intesa inizia la sua carriera diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore, dopo del Gruppo Editoriale L’Espresso.

Il manager può vantare una notevole conoscenza del mondo Ict, dato che è stato è co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l’azienda ristruttura drasticamente il settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada.
Nel 1996 diventa amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto, alla cui guida porta a termine la prima grande operazione di consolidamento bancario con Cariplo. Nel 1998 il governo lo nomina amministratore delegato delle Poste Italiane. Proprio sotto la sua gestione le Poste entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta.

Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall’integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Nel 2006 Passera è tra gli artefici del processo che porterà all’integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi dando vita a Intesa Sanpaolo.
Resta vacante invece la poltrona del ministro della PA e Innovazione finora occupata da Renato Brunetta. L’ipotesi più plausibile che il ministero diventi un dipartimento sotto il cappello della Presidenza del Consiglio, magari guidato da un sottosegretario di futura nomina.

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