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Apple chiede l’annullamento della causa sul monopolio app

Cupertino si è rivolta a un giudice federale per respingere l’azione legale partita da sette consumatori Usa contro il sistema chiuso dell’App store: “Non è illegale fissare un costo per la distribuzione di prodotti su una piattaforma unica”

Pubblicato il 06 Mar 2013

Patrizia Licata

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Apple si è rivolta a un giudice federale chiedendo di respingere l’azione legale, partita da sette consumatori americani, che la accusa di monopolio sulle applicazioni per l’iPhone. Lo riferisce l’agenzia di stampa Bloomberg. Gli avvocati che hanno mosso causa contro la Mela nel 2011 ritengono che il monopolio esista perché un utente iPhone che non vuole pagare quanto chiesto dagli sviluppatori per le applicazioni disponibili sull’App Store di Apple non può comprare queste applicazioni da nessun’altra parte. Non c’è dunque possibilità di usufruirne a prezzi diversi, non esisterebbe concorrenza. In particolare, il fatto che Apple esiga dagli sviluppatori di software per iPhone di cedere il 30% della loro tariffa a Cupertino manterrebbe i prezzi molto alti ed escluderebbe i concorrenti dal cosiddetto “aftermarket” di applicazioni per iPhone.

I legali di Cupertino hanno però chiesto al giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers di respingere la causa spiegando che Apple non fissa i prezzi per le applicazioni a pagamento; inoltre imporre un costo per la distribuzione di un prodotto su una piattaforma nuova ed unica non rappresenta una violazione delle leggi antitrust, come affermato da Dan Wall, avvocato della Apple, all’udienza tenutasi ieri presto la corte di Oakland, in California. “Non c’è niente di illegale nel creare un sistema che è in un certo senso chiuso”, ha sostenuto Wall.

“Può un consumatore andare da qualche altra parte che non sia l’App Store per acquistare Angry Bird per il proprio iPhone?”, ha ribattuto Alexander Schmidt, legale che rappresenta i sette consumatori da cui ha preso le mosse la causa contro Apple. “Se la risposta è no, allora Apple è un monopolista”.

Il giudice non ha indicato quando deciderà se dare ragione ad Apple o ai consumatori, ma sicuramente la Mela sta dando alla Rogers parecchio lavoro: una separata causa antitrust presentata davanti allo stesso giudice contro la Mela sostiene che l’azienda detenga un illecito monopolio nel downloading musicale. A queste due cause californiane si aggiunge quella, sempre per presunta violazione delle norme sulla libera concorrenza, presso una corte federale di New York presentata dal governo degli Stati Uniti, che accusa il produttore degli iPad di adoperarsi per fissare i prezzi degli ebook e fare così concorrenza sleale ad Amazon.com, che oggi domina il settore dei libri digitali.

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