IL VOTO DEL BEREC

Ngn, la Kroes tenta la strada diplomatica

Il Berec voterà nei prossimi giorni la Raccomandazione Ngn. Dalla plenaria ok ai principi di massima, ma sui singoli punti l’accordo non è scontato. Anzi. Il Commissario Ue si gioca la carta della condivisione di intenti: “Supportato il nostro obiettivo di sostenere gli investimenti”

Pubblicato il 11 Mar 2013

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“Sono molto lieta che il Berec abbia dato parere positivo alla nostra Raccomandazione sugli obblighi non discriminatori e le metodologie di costo per regolare l’accesso wholesale alle reti di nuova generazione”. Questo il commento del Commissario europeo all’Agenda digitale Neelie Kroes a seguito del parere di massima espresso dall’Organismo europeo dei regolatori delle comunicazioni elettroniche sulla bozza di Raccomandazione Ngn. Per conoscere la posizione definitiva del “Regolatore dei regolatori” bisognerà però attendere il voto definitivo, che dovrebbe arrivare di qui ai prossimi giorni. Intanto il Berec ha annunciato che sui principi generali della Raccomandazione Ngn c’è condivisione con la posizione della Commissione europea. E peraltro non poteva essere altrimenti, visto che i principi in questione riguardano la spinta agli investimenti nelle nuove reti, la garanzia della competizione, lo sviluppo di un’offerta di servizi di nuova generazione.

Entusiasta Neelie Kroes, ma secondo alcuni le esternazioni del Commissario Ue altro non sono se non il tentativo di celare il malcontento. Non è detto infatti che la proposta della Commissione passi – almeno così come sottoposta – l’esame del Berec: la spaccatura che si è creata su molte delle questioni sul piatto non lascia ben sperare e non a caso in occasione della plenaria i regolatori hanno deciso di riaggiornarsi per la decisione definitiva.

“Il Berec supporta il nostro obiettivo di incoraggiare gli investimenti nell’Internet veloce in tutta Europa e di assicurare prezzi di accesso al rame stabili e prevedibili nonché obblighi non discriminatori per sostenere la competizione e una flessibilità nella determinazione dei prezzi affinché si sostenga la domanda di nuovi servizi”, sottolinea il commissario Ue. “Il single telecom market è ciò di cui operatori e investitori hanno bisogno per una pianificazione di lungo periodo. Terremo conto del parere costruttivo del Berec e lavoreremo fianco a fianco per assicurare la creazione di uno scenario regolatorio pro-competitivo e pro-investimenti. E confido nel fatto che l’industria risponda positivamente e investa”.

Da parte sua il Berec ha messo nero su bianco l’esito della prima plenaria del 2013 attraverso una nota stampa. “Il Berec concorda con la Commissione Ue che regole non discriminatorie siano essenziali per la competizione, in particolare per assicurare equità fra incumbents e new entrant”. Ma sul da farsi, nel concreto, il Berec si esprimerà appunto nell’manazione della Raccomandazione finale “che dovrà garantire obblighi non discriminatori ed equilibrio in ogni singolo mercato nazionale”

La flessibilità di pricing wholesale “ha un ruolo importante nel supportare gli investimenti nelle Nga. Su questo punto stiamo lavorando”. Il Berec concorda inoltre con la Commissione sul ritenere importante che la replicabilità economica ex ante sia necessaria al fine da evitare comportamenti di pricing lesivi da parte degli operatori dominanti. Ok anche a prezzi stabili e prevedibili relativamente all’accesso alle reti in rame “in linea con il principio della cost orientation che incoraggerà gli investimenti nelle Nga salvaguardando la competizione delle terze parti”, puntualizza il Berec.

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