FREQUENZE

Asta Lte, in Austria spunta anche Tele2

L’operatore svedese sarà il quarto partecipante alla gara accanto a Telekom Austria, T-Mobile e 3 per l’assegnazione di banda a 800 Mhz, 900 Mhz e 1800 Mhz

Pubblicato il 21 Mar 2013

Paolo Anastasio

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La svedese Tele2 prenderà parte all’asta Lte in Austria, che si terrà a settembre. Secondo il quotidiano WirtschaftsBlatt, l’operatore alternativo scandinavo sarà il quarto in lizza per l’assegnazione delle frequenze, insieme a Telekom Austria, T-Mobile Austria e Hutchison 3 Austria.

Tele2 potrebbe così concorrere per l’assegnazione di due blocchi a 800 Mhz, riservati da parte della Tkk, la Commissione di controllo del settore telecom, ad un possibile nuovo entrante. L’accesso alle frequenze consentirebbe a Tele2 di realizzare il proprio network Lte, aprendo così a nuove sinergie con la rete fissa.

Ma secondo alcuni esperti nel mercato austriaco del mobile non ci sarebbe spazio per un quarto player, tanto più che a inizio anno Hutchison ha rilevato Orange Austria portando da quattro a tre il numero di competitor. “Non è più il momento per dare spazio ad un nuovo entrante sul mercato austriaco”, ha detto Bengt Nordstrom, cofondatore e Ceo della società di consulenza svedese Northstream.

Ciò non dimeno l’organo di controllo delle telecom austriache (Tkk) ha messo in palio un pacchetto di frequenze espressamente dedicate ad una new entry e la possibilità di rilevare siti e acquistare frequenze a 2,6 Ghz per roaming nazionale. E’ previsto inoltre un piano di refarming dello spettro utilizzato per il Gsm. La manifestazione di interesse dovrà pervenire entro il 10 giugno.

Secondo stime, l’obiettivo di Vienna è incassare almeno 526 milioni di euro dall’asta Lte in cui sono messi in vendita 28 blocchi da 2×5 Mhz a 800 Mhz, 900 Mhz e 1800 Mhz. Nel totale è compresa la somma di 45,6 milioni di euro legata allo spettro riservato ad un nuovo entrante. Tuttavia, gli operatori temono che la somma necessaria per accaparrarsi le frequenze possa lievitare fino a 1,5 miliardi di euro. A preoccupare gli operatori austriaci, la recente situazione che si è creata nella Repubblica Ceca, dove l’asta Lte è stata sospesa perché il prezzo era lievitato troppo.

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