Ogni giorno 2 miliardi di minuti di chiamate

Pubblicato il 08 Apr 2013

Skype, il più famoso fra i servizi VoIP (Voice over IP), ha tagliato di recente il traguardo dei due miliardi di minuti al giorno di chiamate “in voce” via Internet raggiunti fra i suoi utenti.

Ad annunciare i dati più recenti sull’utilizzo dell’ormai ex start up acquistata nel 2011 da Microsoft è stata nei giorni scorsi Elisa Steele, vicepresidente corporate del marketing di Skype: in un post sul blog aziendale ha quantificato i due miliardi di minuti al giorno come l’equivalente “di fare avanti e indietro Terra-Luna circa 225 volte”, oppure “fare più di 845 volte il giro del globo” e ancora fare un ‘salto’ su Marte più di 5400 volte.

“Sono più di 33 milioni di ore – scrive Steele – che gli utenti impiegano cantando, ridendo, scherzando e rimanendo in contatto. Ciò significa un milione e 388mila giorni di contatto, più di 3.805 anni di condivisione e circa 38 secoli trascorsi su Skype ogni giorno”.

Il mese scorso TeleGeography, società di ricerche di mercato sulle telecomunicazioni, aveva rivelato come Skype abbia aumentato il suo traffico nel 2012 del doppio della quantità di tutti gli operatori di telefonia internazionali messi assieme, conquistando così circa un terzo di tutto il traffico telefonico mondiale. In pratica ha veicolato il 34% delle telefonate del pianeta.

Il pioniere dei software Voip ha infranto tutti i record con una crescita del 44% del traffico voce e video, raggiungendo 167 miliardi di minuti nel corso dell’anno, ovvero quasi 51 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Questi 51 miliardi rappresentano più del doppio di quelli conquistati l’anno scorso da tutti i carrier internazionali messi insieme.

Gli Over the Top come Skype, insomma, stanno riscuotendo un successo planetario e sono sempre più al centro dell’attenzione di altri player interessati a ricavarne ulteriori profitti. È di oggi l’indiscrezione su Whatsapp, altro Ott, sul quale ha messo gli occhi Google per un cifra che si aggira attorno al miliardo di dollari. A dicembre scorso si era sparsa la voce che fosse addirittura nel mirino di Facebook, che intanto ha lanciato anche in Italia un test per le chiamate VoIP frautenti del social network.

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