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Agcom, arriva il piano frequenze

Il regolamento dell’ex beauty contest all’odg della riunione del Consiglio di domani. Così l’Italia si gioca la partita sull’innovazione

Pubblicato il 10 Apr 2013

m.s.

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Gara frequenze, si alza il sipario. Dopo mesi di attesa plana domani sul tavolo del Consiglio Agcom il regolamento per l’asta ex beauty contest dopo che la bozza è stata sottoposta al vaglio di Bruxelles.

E’ quanto si legge nell’ordine del giorno di convocazione della riunione dal quale risulta che, fra le altre cose, il consiglio discuterà il “provvedimento finale relativo alle procedure di gara in materia di frequenze televisive”.

Il testo inviato a Bruxelles dall’authority guidata da Angelo Marcello Cardani limitava la partecipazione all’asta per le frequenze con licenza ventennale solo agli operatori nuovi entranti.

Rimanevano in ballo alcuni nodi. Fra gli altri l’esclusione dalla gara di alcuni broadcaster. E la destinazione dei 4 canali nella banda 700 Mhz, originariamente (nella prima bozza) destinati alle Tv per un pugno di anni, prima cioè della loro inevitabile allocazione ai servizi di banda larga mobile di nuova generazione.

In questo senso la riunione di domani potrebbe riservare qualche sorpresa. Si tratta di una partita su cui l’Italia gioca la propria carta “innovativa”. Già a partire dal 2016 le frequenze nella banda a 700 Mhz potranno essere destinate alle Tlc per ampliare o rafforzare i servizi di banda larga mobile. Un appuntamento a cui il nostro Paese potrà presentarsi “pronto”, così da trainare anche gli altri Paesi, o no. Molto dipenderà dalla riunione di domani.

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