L'EDITORIALE

Telecom-3 Italia: chi dirà Gan Bei?

L’ipotesi di ingresso di Li Ka-Shing come socio di riferimento di Telecom è accompagnata da un’accelerazione sullo scorporo della rete, che a questo punto potrebbe andare oltre l’infrastruttura di accesso. Due disegni che vanno in parallelo, entrambi irti di difficoltà

Pubblicato il 22 Apr 2013

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Tanto rumore per nulla? O tanto tuonò che piovve? Per dirla coi proverbi, è il dilemma attorno a cui ruota l’affaire Telecom/H3g. Chapeau, se si vuole, alla capacità di iniziativa di Franco Bernabè che ha estratto la carta cinese dopo che i soci di Telco avevano rifiutato i denari sonanti dell’egiziano Naguib Sawiris.
Una risposta eclatante a chi gli rimprovera di avere una strategia troppo conservatrice. Come se fosse responsabilità sua la situazione devastata che si è trovato in mano quando è rientrato in Telecom e come se non contasse nulla l’essere riuscito a tagliare i costi, ridurre il debito, mantenere elevato il cash flow in un quadro di consumi in calo e guerra dei prezzi che mortifica tutto il settore.
La proposta non piace a Telefonica. Ma Telefonica non si è dimostrato un partner sinergico bensì un azionista ingombrante, con non pochi conflitti di interesse. E Li Ka-Shing? È ancora tutto da scoprire, tranne il suo portafoglio. Dovrà dire quali sono le sue strategie per la nuova Telecom che uscirà dall’intesa, se si farà. Potrebbero risultare più positive di quelle oggi assicurate dai soci Telco. Dicendo l’ennesimo no, quali alternative essi offrono al declino di TI se non una ricapitalizzazione che non vogliono?
Telecom Italia è un asset strategico per il Paese. Riconosciuto dalla legge sulla golden share. Voce e dati viaggiano su protocollo IP con tanto di indirizzo del mittente e del destinatario. Copiarli e indirizzarli altrove è operazione non particolarmente complessa, ma difficile da scoprire. È sulla sicurezza che si gioca “l’italianità”, non sulla carta d’identità dei soci in un mondo globalizzato. È il sistema dei controlli ad essere decisivo.
Non è comunque un caso che l’ipotesi di ingresso di Li Ka-Shing quale socio di riferimento di Telecom sia accompagnata da un’accelerazione sullo scorporo della rete. Che a questo punto potrebbe andare oltre l’infrastruttura di accesso.
Si tratta di due disegni che vanno in parallelo. Entrambi irti di difficoltà, a partire dal valore di 3, dal peso di mr. Li in Telecom, da perimetro e valorizzazione della rete scorporata di TI. Chi dirà gan bei?

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