CONCORRENZA

Lte, in Austria l’asta rischia di slittare

La Corte di Giustizia Ue chiamata a giudicare sulle accuse di concentrazione anticoncorrenziale dello spettro radio avanzate da T-Mobile. Nel mirino il merger fra Orange e 3

Pubblicato il 07 Mag 2013

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Rischa di slittare l’asta Lte in Austria, prevista per il mese di settembre. Il Tribunale amministrativo di Vienna ha stabilito che il refarming delle frequenze radio nato nel paese alpino dopo la fusione fra Orange e 3 sia portato all’attenzione della Corte Europea di Giustizia. Lo rende noto T-Mobile Austria, che incassa una prima parziale vittoria nella battaglia legale intrapresa contro l’allocazione delle frequenze, dopo il merger dei due competitor Orange e 3. Secondo T-Mobile Austria, l’unione delle risorse spettrali dei due competitor crea una concentrazione anti concorrenziale con un notevole svantaggio competitivo, in vista dell’asta Lte in programma il prossimo autunno.

Quando 3 Austria ha acquisito Orange a dicembre, ha rilevato anche le sue frequenze, con un pacchetto sulla banda a 2,1 Ghz che è stato venduto ad A1 Telekom Austria. Hutchison ora ha cinque blocchi in quella banda, A1 ne ha quattro e T-Mobile soltanto tre.

Lo scorso mese di dicembre T-Mobile Austria ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo di Vienna, contro il via libera da parte della Tkk, l’Agcom austriaca, all’acquisizione delle frequenze di Orange da parte di 3, perché le frequenze messe a fattor comune sono tutte adiacenti, danneggiando così T-Mobile.

La Corte Europea è chiamata a deliberare in fretta, prima di settembre, per consentire lo svolgimento dell’asta Lte in Austria, dove lo Stato prevede di incassare circa 526 milioni di euro dalla gara.

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