PRIVACY

Telemarketing selvaggio: multa di 800mila a Fastweb, Edipro e Consodata

Le tre aziende nel mirino del Garante della Privacy: hanno creato e venduto archivi elettronici con dati di milioni di utenti usati senza consenso a fini promozionali

Pubblicato il 24 Mag 2013

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Telemarketing selvaggio, multa complessiva per 800 mila euro da parte del Garante della privacy ad un tris di aziende – Edipro, con sede in Treviso, Consodata, con sede in Roma e Fastweb – per aver violato provvedimenti prescrittivi già adottati nei loro confronti nel 2008. Nel dettaglio, il Garante della privacy ha emesso tre ordinanze di ingiunzione.

“Nel corso di un’apposita attività ispettiva svolta dal Garante è emerso che, nonostante le prescrizioni imposte a suo tempo dalla stessa Autorità, le due imprese (Edipro e Consodata ndr) specializzate nella creazione di banche dati, avevano realizzato e venduto archivi elettronici con i dati (numeri telefonici, e-mail, indirizzi) di decine di milioni di persone, sfruttando in particolare le informazioni contenute, ad esempio, negli elenchi telefonici distribuiti prima del 2005 e nelle liste elettorali. Tali dati erano stati raccolti e utilizzati illecitamente, senza aver informato gli interessati e senza che questi avessero fornito uno specifico consenso ad attività di marketing o alla cessione delle loro informazioni personali ad altre società. Le due società Edirpo e Consodata dovranno pagare, rispettivamente, una sanzione di 100mila euro e una sanzione di 400mila euro”.

Per quanto riguarda invece Fastweb, dagli accertamenti è emerso che nonostante fosse a conoscenza dell’origine irregolare dei dati, li aveva comunque acquistati e utilizzati per contattare gli utenti e promuovere i propri prodotti e servizi tramite call center. Per tale attività, contraria alle prescrizioni del Garante su banche dati e marketing telefonico, Fastweb dovrà pagare 300mila euro. La società ha impugnato l’ordinanza.

Ulteriori ordinanze ingiunzione, oltre a quelle già definite nell’ultimo anno, saranno presto adottate nei confronti di altre società, sottoposte a ispezioni, che hanno disatteso i provvedimenti del Garante, in particolare quelli relativi al telemarketing e all’utilizzo delle banche dati.

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