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Catricalà: “Frequenze tv, bando pronto entro fine mese”

Il viceministro del Mise con delega alle Tlc al consiglio Ue in Lussemburgo. Sul tavolo la gara del dividendo interno e scorporo della rete. E sul roaming: “A costo zero solo con incentivi per operatori”

Pubblicato il 06 Giu 2013

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“Stiamo lavorando al bando delle frequenze e faremo vedere il bando alla direzione generale della concorrenza Ue prima di pubblicarlo. Mi sono impegnato così con la direzione generale. Penso che prima della fine del mese saremo pronti. Prendo sempre tempi larghi per non deludere”, così il viceministro allo Sviluppo Economico Antonio Catricalà parlando dell’asta sulle frequenze tv, in relazione alla quale è attiva una procedura di infrazione Ue (dg concorrenza), a margine del consiglio Telecomunicazioni in Lussemburgo. Catricalà ha incontrato oggi Neelie Kroes, commissario per l’Agenda Digitale, che dovrà nelle prossime settimane pubblicare un rapporto sul tema, ma “il dossier delle frequenze, e in particolare la procedura di infrazione Ue, è di competenza della Direzione generale di Joaquin Almunia (concorrenza)”, aggiunge Catricalà.

Il viceministro, al battesimo internazionale dopo l’assegnazione delle deleghe Tlc, ha poi fatto un ragionamento a tutto campo sui temi più attuali del settore. Per quanto riguarda lo scorporo della rete Telecom, Catricalà ha detto che “Il Cda ha fatto un primo passo. Tutti gli attori stanno facendo gli accertamenti. L’Agcom per definire un quadro regolatorio più certo ha chiesto informazioni – ha aggiunto -. Mi pare che ci sia una grande buona volontà, perché non è scontato che chi ha una rete così importante decida di fare uno scorporo societario. Mi pare che il primo passo, forse il più difficile, sia stato compiuto”.

Passando al capitolo roaming, Catricalà appoggia la linea del commissario Ue Neelie Kroes, che ha annunciato l’intenzione di presentare “entro Pasqua 2014” un pacchetto legislativo che “metta fine ai costi di roaming in Europa”. “Credo che quello della commissaria Ue Neelie Kroes non sia il libro dei sogni – ha detto il viceministro – Il problema, però, è quello di trovare delle compensazioni per quegli operatori telefonici che basano il 3,7% dei loro fatturati sul roaming. Si può fare con altri incentivi, con altre forme di aiuti agli investimenti. Perché senza gli investimenti privati, quelli pubblici non riusciranno a fare grandi progressi nel digitale. Quindi dobbiamo contemperare entrambe le esigenze”.

“Quello di poter girare per tutta Europa stando sempre connessi senza la paura di dover pagare grosse cifre di roaming è un bene insostituibile – afferma Catricalà – In realtà le cifre sono già scese ma sarebbe ideale poter realizzare l’idea della commissaria per l’agenda digitale”.

Catricalà ha avuto un incontro personale con la commissaria Kroes: “eravamo amici quando era commissaria alla concorrenza ed io ero a capo dell’antitrust nazionale. L’ho vista molto battagliera e appassionata per creare un mercato unico delle telecomunicazioni, che favorisca sia le imprese che i consumatori. Mi sembra che il suo entusiasmo sia stato ampiamente condiviso nel dibattito che ha seguito la sua relazione”.

“L’Italia è sulla strada giusta nella realizzazione di un vero mercato unico digitale per il quale è necessario un quadro regolatorio unitario che incentivi gli operatori a investire e quindi a creare ricchezza e posti di lavoro – aggiunge – Catricalà – Bisogna evitare che ci siano economie digitali a diverse velocità in Europa non è un libro dei sogni, si può fare”.

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