LE NUOVE PROPOSTE

Mercato unico Tlc, Kroes: “Alleanze come nel settore aereo”

Il commissario per l’Agenda digitale spinge per la rapida creazione di coalizioni fra operatori mobili. E all’American Chamber of Commerce: “Le multinazionali dell’hi-tech smettano di pagare solo spiccioli ai Paesi europei”

Pubblicato il 17 Giu 2013

Paolo Anastasio e Patrizia Licata

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Il mercato unico, l’evasione fiscale dei grandi gruppi hi-tech, la neutralità della rete, Prism: nei discorsi tenuti oggi, il commissario europeo all’Agenda digitale Neelie Kroes ha toccato tutti i temi “caldi” dell’Ict. E in un’intervista al Financial Times fa intravedere una soluzione per il single market: si può attuare nello “stile” del settore aereo.

Nel discorso tenuto alla American Chamber of Commerce, la Kroes ha indicato alle aziende hi-tech che è ora di smettere di pagare “bruscolini” in tasse ai governi europei, ma ha anche elogiato il mercato americano per l’approccio alla net neutrality sottolineandone al tempo stesso la scarsa concorrenza per il duopolio At&t-Verizon, ed è tornata a parlare di Prism e di privacy, un diritto fondamentale sancito dalla legge a cui l’Europa non può rinunciare.

Nonostante attriti e differenze, Usa e Ue – dice Kroes – hanno tutto da guadagnare da un’intensificarsi della cooperazione anche nell’ambito dell’ Ict. All’orizzonte si profila la grande opportunità degli accordi commerciali tra Usa e Ue, ma perché diventino realtà occorre rimuovere importanti barriere in tre settori chiave: standard tecnologici e interoperabilità, public procurement e normativa. Usa e Ue non devono necessariamente avere le stesse regole, ma devono incontrarsi prima di stabilirne di nuove regole, con una cooperazione tra governi e regolatori come Fcc e Berec.

La Kroes è tornata poi sul tema dell’evasione fiscale che, ha chiarito, “non riguarda solo le aziende Ict e le aziende americane, ma è sempre più associata a entrambe”.

Il caso Prism, ha continuato la Kroes, finirà col favorire la scelta di soluzioni cloud europee, “con possibili conseguenze per le aziende americane, ma anche grandi opportunità di business per chi propone servizi fortemente basati sulla protezione della privacy”. L’Europa vuole essere considerata un “posto sicuro” per quanto riguarda i dati messi su Internet e per questo esistono la Eu Cloud Computing Strategy, rafforzata dalla EU Cybersecurity Strategy.

Nel corso di una pubblica audizione di fronte a oltre 300 stakeholder la Kroes è tornata sui benefici del singolo mercato europeo delle Tlc ribadendo anche la necessità di rivedere la gestione dello spettro radio: “E’ pasticciato come un piatto di spaghetti, ma almeno negli spaghetti c’è più fibra”.

Una soluzione per il single market può venire dal modello aereo, ha detto il Commissario in un’intervista al Financial Times: alleanze su base europea fra operatori mobili, per facilitare il trasporto dati internazionale, sul modello di quanto già accade nel settore del trasporto aereo, dove la cooperazione fra compagnie è già molto sviluppata. Kroes ha rassicurato che la nuova proposta sarà il fondamento del nuovo regolamento europeo, destinato ad invertire il trend negativo che ha colpito le telco europee e riportarle alla crescita.

Per ora, secondo il quotidiano finanziario, le proposte avanzate da Neelie Kroes, fra cui la riduzione delle tariffe di roaming e di connessione a Internet, che creano indubbi vantaggi per i consumatori, sono state criticate dalle telco europee, che al contrario chiedono a gran voce sostegno per i pesanti investimenti necessari per la realizzazione delle Ngn.

Critiche alle quali Neelie Kroes ha risposto sostenendo che si tratta di misure che bilanciano gli interessi dei consumatori e e quelli dell’industria.
Secondo il commissario europeo, non è pensabile una modifica improvvisa delle tariffe di roaming e un modello auspicabile è la messa in campo di “sistemi che funzionano come le alleanze delle compagnie aeree, in modo tale che il pacchetto dati dell’utente possa transitare sui network mobili degli operatori alleati con il provider di casa”.

Kroes propone inoltre la creazione di un “passaporto Ue” per le telco europee, in modo tale che un operatore riconosciuto in un paese possa essere riconosciuto anche in tutti gli altri. “Ovviamente desidero che gli operatori guadagnino – ha detto Kroes – ma lo dovrebbero fare grazie a servizi che realmente aggiungono valore. E’ molto meglio far pagare per una banda larga davvero veloce piuttosto che da tariffe premium per il roaming. Sono tariffe che in un mercato unico non hanno senso”, ha detto Kroes, aggiungendo che il settore ha bisogno di riforme allo stesso modo in cui riforme furono apportate al settore bancario nel 2008, un passaggio che Kroes ricorda con preoccupazione per le pesanti conseguenze economiche che ha implicato.

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