STRATEGIE

Metro di Roma, in vista la “griffe” di Vodafone

Dopo l’esperimento di Madrid anche le stazioni della capitale potrebbero chiudere un accordo con l’operatore Tlc per un’operazione di marketing triennale. Stazione Termini la prima a partire

Pubblicato il 17 Giu 2013

Veronica Benigno

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Le stazioni della metro sono dei veri e propri punti di riferimento per le grandi città, che a volte stanno a indicare, nel linguaggio comune dei suoi abitanti, intere zone. Nomi tanto familiari, però, sono presto destinati a cambiare. È già successo a Madrid, dove la centralissima fermata di Puerta del Sol si chiamerà Vodafone Sol per i prossimi tre anni. Adesso, la nota compagnia di telefonia mobile sbarca anche a Roma.

Ne ha parlato oggi l’edizione romana del Corriere della Sera, secondo cui l’annuncio del rebranding Vodafone delle fermate della Metro A sarebbe imminente. Di più, l’idea sarebbe circolata per i corridoi dell’Atac (l’azienda del traporto pubblico locale della capitale, ndr) per mesi, almeno dallo scorso gennaio.

Neppure la campagna elettorale (o forse proprio a causa del suo svolgimento) aveva lasciato trapelare indiscrezioni in merito. Adesso invece si scopre che per ripianare il debito, che lo scorso anno è arrivato a 156 milioni di euro, si è addirittura fatta una gara per scegliere lo sponsor che avrebbe garantito maggiori introiti. Vodafone avrebbe dunque battuto Armani e Coca Cola, e si preparerebbe a mettere il suo nome su tutte le fermate della linea principale, a partire da quella di Termini.

Anche in questo caso, come è accaduto nella capitale spagnola, si parla solo di una campagna pubblicitaria originale e innovativa, e non certo di accordi “salvavita” per l’azienda che gestisce la metro. Non essendoci, tuttavia, conferme ufficiali da parte dell’Atac si possono soltanto immaginare le caratteristiche di un accordo commerciale fra le parti, anche sulla scorta di quello madrileno, che è costato a Vodafone 3 milioni di euro per 3 anni.

I rumors parlano inoltre di una strategia mirata ad apparire nelle zone di maggior traffico turistico. Per questo motivo, un’eventuale fase due del progetto comprenderebbe anche il rebranding delle fermate di Spagna (a Trinità dei Monti) e Barberini (Fontana di Trevi), sulle quali non è ancora possibile escludere una nuova offerta alle stesse aziende che avevano partecipato alla gara in prima istanza.

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