LA RELAZIONE AGCOM

Sereni: “Tlc, promuovere pluralismo e concorrenza”

La vicepresidente della Camera: “Agenda digitale chiave per rilancio economico del comparto”

Pubblicato il 09 Lug 2013

F.Me.

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“La rapidità, spesso convulsa, delle innovazioni ci pone dinanzi all’affannosa rincorsa di regolamentazioni che rischiano di diventare obsolete nell’attimo stesso in cui intervengono. Bisogna saper cogliere le sfide di questi cambiamenti che possono aprire – e non è secondario sottolinearlo proprio in questa fase di crisi – enormi potenzialità per la crescita non solo economica ma anche civile del Paese”. Lo ha detto la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, oggi alla presentazione della Relazione Agcom 2013.

“Da questo punto di vista mi pare che gli obiettivi posti dall’Agenda digitale italiana costituiscano un’apprezzabile cornice nella quale, in coerenza con gli indirizzi dell’Unione europea, queste potenzialita’ possano esprimersi – ha proseguito la Sereni –. L’Autorità può contribuire a definire regole di mercato idonee a favorire le migliori condizioni concorrenziali e la certezza necessaria per una pianificazione degli investimenti da parte degli operatori. Mi riferisco, ad esempio, alla necessità di favorire una maggiore uniformità nei costi di accesso internet ed una diminuzione delle disarmonie territoriali esistenti nel nostro Paese: fattori che potrebbero estendere a più ampie fasce della popolazione ancora escluse i servizi internet e contribuire a ridurre il ritardo che si registra con gli altri Paesi europei. Mi riferisco, inoltre, alla discussione in corso sulla separazione tra rete telefonica e gestione del servizio in connessione al processo avviato da Telecom Italia”.

Se i fatti di cronaca più recenti “ci interrogano in rapporto alla tutela della privacy e ci pongono dinanzi a delicati quesiti circa i controlli da effettuare per garantire la libertà dei cittadini, la sicurezza degli stessi e la sovranità degli Stati”, Sereni ha voluto ricordare, in positivo, il “potente fattore di cambiamento che le tecnologie digitali stanno innescando nel mondo delle comunicazioni”.

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