STRATEGIE

Huawei più “occidentale”, a Londra le global finances

La società cinese sta allestendo i nuovi uffici nella City e assumendo professionisti dal mondo delle banche per curare i rapporti col mondo finance e le proprie attività di risk management. E lo stile è quello tipico delle aziende al di qua degli Urali

Pubblicato il 05 Ago 2013

Patrizia Licata

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Huawei creerà un team con sede a Londra per gestire le operazioni finanziarie globali, una decisione che, secondo gli osservatori, indica che il vendor cinese di attrezzature per le telecomunicazioni sta abbracciando in misura crescente modalità di gestione simili a quelle delle aziende occidentali.

L’ufficio di Huawei dedicato alle “global finances” sarà stabilito nella City e svolgerà una serie di attività finanziarie, comprese le funzioni di tesoreria e di gestione del rischio.

L’azienda cinese ha già assunto diversi professionisti senior provenienti dal settore bancario per dirigere il nuovo ufficio, che è ancora in fase di apertura, e sta selezionando specialisti nella City londinese per formare un team che svolgerà le attività di risk management.

Huawei ha confermato che sta pianificando l’apertura del nuovo ufficio londinese, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Secondo i primi commenti trapelati sui siti Internet internazionali, la sede di Huawei nella City probabilmente servirà a supportare le relazioni del gruppo cinese con le banche e gli istituti finanziari globali che finanziano molti dei suoi maggiori clienti. Gli operatori mobili spesso prendono denaro in prestito per comprare le attrezzature da vendor come Huawei. L’ufficio londinese servirebbe a Huawei anche per gestire le proprie attività finanziarie, per esempio il monitoraggio della propria posizione finanziaria.

La decisione è gradita alle banche che spingono perché Huawei aumenti il proprio capitale tramite la vendita di azioni in Borsa, per esempio a Hong Kong. Huawei non ha mai completamente escluso questa possibilità, ma ha chiarito finora di non avere intenzione di quotarsi. Cathy Meng, chief financial officer e figlia del fondatore Ren Zhengfei, ha anche detto che Huawei non ha bisogno di raccogliere più fondi visto che la sua linea di credito è di 33 miliardi di dollari, il 77% dei quali viene da banche straniere.

A gennaio, Huawei si è impegnata a una migliore disclosure dei suoi dati finanziari e della struttura della sua proprietà, dopo essere stata criticata per l’opacità delle informazioni rilasciate e i possibili legami con il governo cinese, una preoccupazione, come noto, particolarmente sentita negli Stati Uniti.

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