LA NUOVA NOKIA SOLUTIONS & NETWORKS

Nsn, a rischio 8.500 posti di lavoro

Secondo indiscrezioni Nokia sarebbe intenzionata a dare una consistente sforbiciata al personale a seguito del rilevamento della quota della jv da Siemens. La portavoce DeMatteo: “Congetture non ci sorprendono”. Ma per il momento nessuna smentita

Pubblicato il 08 Ago 2013

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I cambiamenti per Nokia Siemens Networks, ovvero Nokia Solutions & Networks, secondo la nuova ragione sociale frutto della finalizzazione dell’acquisizione da parte di Nokia del 50% di Siemens, non si limitano a un nuovo nome. Secondo Bloomberg, potrebbero essere in vista consistenti riduzioni del personale che serviranno a sostenere il business dell’azienda e rilanciare i profitti.

Fonti anonime hanno rivelato che Nsn, ormai controllata totalmente da Nokia, sta considerando di tagliare circa 8.500 dipenenti tramite la vendita o la chiusura di stabilimenti produttivi o l’esternalizzazione di alcune attività.

Il vendor aveva circa 50.500 lavoratori alla fine di giugno. Bloomberg sottolinea comunque che per ora si tratta di indiscrezioni e di ipotesi e che non esiste alcune decisione definitiva approvata da Nokia.

Nsn non ha rilasciato commenti su quanto pubblicato dall’agenzia di stampa; la portavoce Carol DeMatteo ha però detto: “Con il cambio di proprietà e il rebranding non ci sorprende che si moltiplichino le congetture su quali siano i piani di Nokia per Nsn”.

Come riportato dal Corriere delle Comunicazioni, Nokia ha annunciato ieri di aver finalizzato l’acquisizione del 50% di Nokia Siemens Networks dalla tedesca Siemens e di aver modificato il nome in Nokia Solutions & Networks, mantenendo intatto l’acronimo (Nsn). L’operazione, resa nota il mese scorso, vale 1,7 miliardi di euro. L’idea è di rendere Nsn un’entità “ancora più indipendente”, come dichiarato da Nokia, anche se, a livello di top management, non ci sono cambiamenti: Rajeev Suri resta alla guida come Ceo e anche il board esecutivo resta invariato.

Il mantenimento del top management e dell’acronimo indica la volontà di Nokia di continuare sul cammino intrapreso che ha portato di recente a una ripresa del business per il vendor, dopo diversi tagli sui costi (dal 2012 a fine 2013 è prevista la riduzione di 17.000 dipendenti) e l’adozione di nuove strategie, con una maggiore concentrazione sul mobile broadband e l’abbandono di attività e divisioni non-core.

“Anche se il nome e il brand sono cambiati, e oggi inizia un entusiasmante nuovo capitolo nella nostra storia, vorrei sottolineare che la nostra strategia complessiva e il nostro focus sulla banda larga mobile restano invariati”, ha dichiarato il Ceo Suri. “I nostri clienti non noteranno alcuna differenza rispetto al passato: siamo come sempre impegnati a fornire tecnologia e servizi di qualità superiore alle aziende di tutto il mondo”.

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