LA PROPOSTA

Anci Toscana: “Serve una società regionale delle reti”

L’associazione rilancia anche sul catasto delle infrastrutture. Il presidente Cosimi: “Rtrt diventi una task force per supportare gli enti e migliorare gli standard del sistema”

Pubblicato il 04 Set 2013

F.Me.

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La costruzione di un catasto delle reti da aggiornare via via che i nuovi investimenti, pubblici o privati, si realizzano; una societá della rete regionale che sviluppi le infrastrutture e le metta poi a disposizione degli operatori privati dei servizi; la trasformazione della mission di Rtrt, la rete telematica regionale.

Sono questi i punti principali su cui si snoda la proposta di Anci Toscana in materia di infrastrutture e servizi tecnologici, che il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi e il segretario generale dell’associazione Alessandro Pesci hanno illustrato oggi a Firenze nel corso del convegno “Reti e servizi” e che potrebbe consentire alla Pubblica amministrazione di compiere il definitivo salto di qualità in termini di efficacia ed efficienza.

Per quanto riguarda la mappatura delle reti, sarebbe opportuna, afferma Pesci, “una ricognizione, già tentata in passato ma mai completata, di quanto già esiste sul territorio sia di proprietà di operatori nazionali e locali sia di proprietà pubblica, per conoscere con precisione la connettività reale che le attuali infrastrutture permettono nei diversi territori, e poter così impiantare in via definitiva un catasto delle reti organico e preciso che consenta di orientare con maggior precisione gli interventi da programmare”.

A questo deve affiancarsi, aggiunge Pesci “un nuovo soggetto pubblico che possa valorizzare le variegate esperienze che la Toscana ha visto negli ultimi dieci anni – con il cablaggio o la copertura wireless di centri urbani e aree industriali grazie a operatori nati in joint venture tra privati e società di pubblico servizio- , una società della rete regionale a dimensione Toscana e non di Regione che sviluppi infrastrutture e le metta a disposizione agli operatori privati dei sevizi su un piano di assoluta parità di accesso”. Per quanto riguarda l’implementazione dei servizi, occorre secondo Anci Toscana una road map che punti alla rapida crescita dell’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

E’ necessario, in altre parole, un cambio di strategia rispetto alla Rete telematica regionale: “Rtrt ha rappresentato un’esperienza importante ed ha contribuito alla diffusione di una nuova cultura e di un approccio aperto alle nuove tecnologie – sostiene Cosimi – ma occorre oggi modificarne la natura e la missione. Non più luogo aperto e democratico ma vera e propria task force con lo scopo di supportare enti locali e amministrazioni pubbliche in genere a migliorare il proprio approccio all’Ict. Per compiere il definitivonsalto di qualità occorre una cabina di regia tra Comuni e Regione che possa in un breve lasso di tempo migliorare sensibilmente gli standard del sistema”.

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