LA GUERRA DEI BREVETTI

Microsoft vs Motorola Mobility, due a zero sulle licenze

In secondo grado risarcimento danni per 15 milioni di dollari per l’azienda di Redmond, che aveva denunciato il prezzo troppo alto e discriminatorio per l’uso di tecnologie standard di proprietà della controllata di Google

Pubblicato il 05 Set 2013

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Microsoft contro Motorola Mobility (Google), 2 a 0 sui brevetti e risarcimento danni di 15 milioni di dollari per l’azienda di Redmond, che in secondo grado ha incassato anche il il secondo round a suo favore nella disputa con la compagnia controllata da Google sui termini di pagamento fissati per l’utilizzo su licenza di alcuni brevetti di tecnologie standard di proprietà di Motorola Mobility, che ha farà appello.

Nel dettaglio, la corte federale di Seattle ha stabilito che Motorola ha contravvenuto agli impegni presi sul prezzo per la concessione dei brevetti, che riguardano alcune tecnologie utilizzate per la compressione video H.264 e gli standard per l’802.11 Wi-Fi.

Microsoft aveva contestato il prezzo troppo alto e discriminatorio, 4 miliardi di dollari, richiesto da Motorola per le licenze in questione. Motorola si è difesa sostenendo che la cifra di 4 miliardi di dollari era semplicemente un prezzo di apertura e non un prezzo finale, per l’avvio di una contrattazione.

In primo grado ad aprile il giudice James Robart aveva stabilito che Microsoft dovesse pagare 1,8 milioni di dollari all’anno a Motorola per i brevetti. Una decisione vista come un importante precedente nel settore tecnologico, per fissare le modalità di determinazione dei costi di concessione di tecnologie standard su licenza.

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