IL PACCHETTO TLC

Più spettro, Internet open e tariffe rame stabili: ecco la rivoluzione Ue

Il pacchetto sul Mercato Unico delle Tlc sarà svelato l’11 settembre. In arrivo anche una Raccomandazione ad hoc sull’accesso alle infrastrutture. Riviste al “ribasso” le misure sul roaming

Pubblicato il 09 Set 2013

Mila Fiordalisi

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Più spettro e meglio coordinato, accesso standardizzato, internet aperto, costi di roaming ridotti e protezione dei consumatori: questi i pilastri del “pacchetto” di misure che la Commissione Ue presenterà l’11 settembre, di cui il Corriere delle Comunicazioni ha potuto visionare in anteprima il contenuto. Il commissario Neelie Kroes intende spingere sulla unificazione del mercato per dare spinta all’economia digitale del Vecchio Continente e avviare quel processo di “razionalizzazione” che mira a consolidare il mercato. Nei 28 stati membri sono infatti presenti oltre 100 operatori mobili contro i 4 degli Usa.

“L’Europa è rimasta indietro”, sottolinea la Kroes ricordando che ”l’economia digitale non solo ha un impatto sull’economia tradizionale” ma, anzi, ormai ”non esiste una senza l’altra”.

Il pacchetto per il Mercato unico delle tlc integrerà anche una Raccomandazione votata a garantire prezzi stabili per l’accesso alle reti in rame per un periodo di otto anni con l’obiettivo di favorire gli investimenti nella banda larga. Oltre all’armonizzazione delle regole negli Stati membri, l’Europa si impegna a intervenire sul fronte della durata delle concessioni dello spettro e dei relativi empi di rilascio: è prevista anche la possibilità d’intervento da parte dell’Europa in caso di aste con prezzi troppo elevati. In arrivo anche una sorta di “passaporto europeo” per gli operatori: basterà una singola autorizzazione per operare in tutti i paesi Ue. Anche relativamente ai servizi si va verso la strada dell’unificazione: la Commissione ha deciso di fare proprio il principio dell’internet aperto, in cui tutti i servizi dovranno essere trattati in modo uguale dai provider senza blocchi preventivi come accade oggi ad esempio in alcuni casi per le chiamate Voip o i video in streaming.

La Kroes – che ha spiegato in un articolo tutti i vantaggi del pacchetto – mira a rafforzare anche i diritti dei consumatori: si punta a contratti più trasparenti in cui sia comunicata la velocità effettiva delle connessioni Internet e sia resa chiara l’informativa sui servizi inclusi/esclusi. I contratti dovranno esplicitare con chiarezza anche le misure in merito alla rescissione degli stessi in caso di cambiamenti delle condizioni. E in caso di comportamenti lesivi da parte degli operativi i contratti “capestro” saranno automaticamente annullati nell’arco di 12-24 mesi.

Fra le misure più importanti quella che riguarda l’abbattimento del roaming: il piano Ue fissa al primo luglio 2014 la “deadline” per gli operatori di accordarsi fra loro per garantire tariffe univoche ad almeno l’85% della popolazione europea considerando i principali 21 Paesi Ue. In caso di “ostruzionismo” da parte delle telco l’Europa si appellerà alla legislazione del 2012 che già prevede la possibilità per i consumatori di scegliere un altro operatore quando sono all’estero, con un semplice sms. Vero è pero che le misure sul roaming sono state ritoccate rispetto alla prima bozza: i prezzi all’ingrosso di sms, chiamate e traffico dati sono gli stessi applicati prima della legislazione 2012 mentre il progetto iniziale prevedeva una significativa decurtazione. Una mossa che punterebbe a favorire i principali gruppi di tlc, per permettere loro di avere maggiori risorse a disposizione in direzione di operazioni di consolidamento del mercato.

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