L'OPERAZIONE

Zingales: “Telefonica in conflitto di interesse con Telecom”

A nome dei consiglieri indipendenti l’economista evidenzia i limiti dell’operazione: “Non determina nessun vantaggio per la maggioranza degli azionisti e mette a rischio attività preziose in Sudamerica”

Pubblicato il 25 Set 2013

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Luigi Zingales, consigliere di Telecom Italia (lead indipendent director), critica, a nome di tutti gli amministratori indipendenti, l’operazione con cui Telefonica ha acquisito il controllo di Telco, la holding che detiene il 22,4% di Telecom. Un’operazione – secondo l’economista – in totale conflitto di interessi e che non tutela le minoranze.

“Gli amministratori indipendenti di Telecom Italia lamentano che, ancora una volta, la partecipazione di maggioranza relativa di Telecom venga trasferita a sostanziale vantaggio di pochi, senza alcuna considerazione per la maggioranza degli azionisti – scrive Zingales – E’ con disappunto che osservano come l’ordinamento italiano non contempli strumenti di tutela della maggioranza degli azionisti, quando pacchetti in grado di conferire il controllo di fatto finiscono nelle mani di azionisti in conflitto con l’interesse sociale. E’ questo il caso di Telefonica, un concorrente diretto di Telecom Italia in Argentina e Brasile, che rischia di forzare Telecom Italia alla dismissione di asset preziosi per il rilancio della società”.

Oltre a Zingales, siedono nel Cda, in qualità di consiglieri indipendenti anche Jean Paul Fitoussi, Mauro Sentinelli, Lucia Calvosa e Massimo Egidi.

I cinque indipendenti più il presidente Franco Bernabè e l’Ad Marco Patuano rappresentano la maggioranza del cda nelle questioni che riguardano il Sudamerica, considerato che in quei casi i rappresentanti di Telefonica, Cesar Alierta e Julio Linares, devono uscire dal consiglio.

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