IL SONDAGGIO

Infonetics, l’Lte entra nella “fase due”

Entro fine anno saranno 248 le reti commerciali in 87 Paesi. Ma non aspettiamoci un immediato switch-off da 2G e 3G. Ericsson, Huawei e Nsn top vendor

Pubblicato il 25 Set 2013

Patrizia Licata

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L’industria delle telecomunicazioni mobili sta già vivendo la seconda fase delle implementazioni Lte, con 248 reti commerciali previste in 87 Paesi entro fine 2013: intanto il primo deployment commerciale dell’Lte-advanced è stato lanciato da SK Telecom a giugno. I dati emergono dal nuovo studio di Infonetics Research, un sondaggio tra operatori da cui emerge anche che Ericsson, Huawei ed Nsn sono considerati i produttori “top” di attrezzature Lte, ed Alcatel-Lucent è poco distante.

L’Lte survey di Infonetics è stato condotto intervistando 21 carrier, incumbent e operatori alternativi in Emea, Asia-Pacifico, Nord America e America Latina che hanno già implementato reti Lte o hanno in programma di farlo entro il 2014. Sono emerse anche le difficoltà percepite dalle telco, per esempio la migrazione della voce all’Lte e il roaming Lte sono considerati come un nodo da sciogliere: “Non aspettiamoci perciò una dismissione totale delle reti 2G e 3G nel breve periodo”, indica Infonetics.

Emerge anche un più diffuso utilizzo di tecnologie come macrocelle, microcelle, picocelle e metrocelle sia nelle reti Lte che 3G, mentre la prima spinta alle implementazioni Lte resta per le telco la possibilità di alzare le tariffe degli abbonamenti a fronte dell’offerta di nuovi servizi; questi pacchetti premium aiutano a ripagare gli investimenti nelle nuove reti.

Anche un recente studio di Dell’Oro Group ha preso in esame la rapida crescita delle implementazioni Lte. Secondo la società di ricerche specializzata nei settori industriali del networking e delle telecomunicazioni, il mercato delle attrezzature Ran (Mobile radio access network) Lte crescerà a un tasso annuale composito di oltre il 20% nei prossimi cinque anni. “Sebbene le reti commerciali Lte siano in fase di implementazione in più di 70 Paesi, è importante ricordare che più dell’80% della base installata di abbonamenti Lte del mondo risiede in appena tre nazioni”, secondo Dell’Oro. “In molte altre parti del mondo ci troviamo ancora agli albori della transizione verso il 4G. Intanto per gli early adopters dell’Lte, il passaggio dalla fase in cui si pensa alla copertura a quella in cui si cerca un miglioramento della performance e il potenziamento della capacità sarà molto più veloce che all’epoca del 3G e farà da traino a costanti investimenti in attrezzature Lte in molti dei mercati avanzati”.



Per Dell’Oro, i tassi di crescita più alti delle revenues delle attrezzature Ran-Lte si registrerano in Europa e in Asia-Pacifico.

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