L'ANALISI

Gartner, “digital business” per il 50% delle aziende

Le imprese che sapranno dotarsi dei talenti capaci di gestire strategie di digital business acquisteranno un vantaggio competitivo. Forte impatto sulla ricerca e gestione del personale

Pubblicato il 30 Set 2013

Patrizia Licata

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Il business digitale è già strategia e la mancanza di competenze nel digital business farà perdere competitività alle aziende: lo rivela la società di ricerche Gartner nel suo ultimo sondaggio, condotto nel secondo trimestre 2013 intervistando 151 manager direttamente coinvolti nelle decisioni strategiche di digital business delle loro aziende o nell’assunzione in azienda di talenti capaci di lavorare sulle strategie di business digitale. Circa la metà degli intervistati indica che la sua strategia sul digital business coincide con la strategia di business tout court o ne è almeno parte integrante. Il 90% del campione pensa che chi si aggiudicherà i talenti migliori si guadagnerà il successo nel digital business.

“Nei prossimi dieci anni si passerà dalla nozione di tecnologia come strumento per automatizzare le attività a una nozione di tecnologia come costruttrice di revenue e di mercato, capace di scovare clienti”, indica Diane Morello, managing vice president di Gartner. “Quando le aziende hanno questi obiettivi in mente, il digital business prende forma concreta. L’impatto del digital business sarà innegabile: introdurrà nuovi modelli di business, trasformerà molte industrie in chiave digitale e cambierà le richiste che le aziende fanno ai loro migliori talenti”.

Come spiega la Morello, una strategia di digital business crea valore e revenue dagli asset digitali. Va oltre l’automazione dei processi per trasformare i processi stessi, i modelli di business e la customer experience sfruttando le pervasive connessioni digitali tra sistemi, persone, luoghi e cose.

Ma per fare digital business in azienda occorre individuare i player che forniscano la tecnologia e i talenti che sappiano usarla, sottolinea Gartner. “Cresce la domanda di conoscenza del digital business, soprattutto tra Ceo e Cio che temono che la loro azienda possa perdere terreno rispetto alla concorrenza e opportunità di mercato”, nota la Morello. “La loro preoccupazione è giustificata: il digital business si concentrerà quasi esclusivamente sulle nuove fonti di revenue che derivano da nuovi prodotti, servizi, canali e informazioni per nuovi clienti. Il digital business non è un’evoluzione o estensione del passato, ma una nuova direzione. Per questo occorrono le competenze. Il desiderio di trasformare le nuove strategie in revenue non si realizzerà se Cio e top manager non prendono atto delle sfide culturali e organizzative che accompagnano il business digitale”.

D’altro canto, in palio ci sono enormi opportunità di usare le tecnologie digitali per mettere insieme più competenze a livello globale per risolvere i problemi, unendo comunità diverse, e di mettere a frutto nuovi modelli di lavorare e di operare sul mercato. “Cio e manager delle risorse umane alla ricerca di talenti possono sondare l’intero globo per trovare esperti e talenti e unirli in gruppi di lavoro indipendentemente da dove si trovano fisicamente e dai contratti di lavoro”, dice la Morello. “Fondarsi su vecchi sistemi per trovare, acquisire e sviluppare le conoscenze del digital business renderà scarsamente competitive molte aziende. L’impatto sulle strategie di ricerca e assunzione dei talenti sarà enorme”.

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