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Google, Cisco e Sap: tre (nuovi) cavalieri per Blackberry

In corso le trattative per l’eventuale cessione di tutta l’azienda, singoli rami di business o brevetti. La decisione definitiva sul da farsi attesa nel giro di poche settimane. Fra i pretendenti anche Intel, Lg e Samsung. Intanto la società rilancia sul cloud: via alla soluzione di Enterprise Mobility Management

Pubblicato il 08 Ott 2013

Patrizia Licata

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Blackberry starebbe trattando con Cisco, Google e Sap per una possibile vendita di parte o di tutta l’azienda: lo riferisce l’agenzia di stampa Reuters citando fonti anonime vicine ai negoziati. La vendita sarebbe un’alternativa all’accordo preliminare del valore di 4,7 miliardi di dollari raggiunto qualche settimana fa con un gruppo di investitori, capitanato dal maggior azionista di Blackberry, la Fairfax Financial Holdings, per togliere la società canadese dalla Borsa e farla tornare in mani private. Questa proposta avrebbe suscitato scetticismo per questioni legate al finanziamento della manovra. Al contrario, le speculazioni intorno alla possibile acquisizione da parte di colossi dll’htiech ha fatto volare in Borsa il titolo della canadese, come riportato da Fox News.

Blackberry avrebbe invitato dei potenziali compratori strategici a mandare delle “preliminari manifestazioni di interesse”; tra le aziende coinvolte vi sarebbero appunto il colosso di Internet Google, il produttore tedesco di software Sap, il vendor americano di attrezzature di networking Cisco, ma anche il produttore di chip Intel e i giganti asiatici dell’elettronica Lg e Samsung. I potenziali compratori dovranno rispondere indicando il loro eventuale interesse a rilevare l’intera Blackberry, o parte delle sue attività, nel giro di una settimana.

Secondo le fonti di Reuters, i potenziali compratori sarebbero attratti in particolare dal portafoglio di brevetti di Blackberry e dalla sua tecnologia per la sicurezza dei server. Anche società del private equity hanno manifestato interesse in Blackberry, tra cui Cerberus Capital Management, che ha chiesto dettagli finanziari sulle diverse aree di business dell’azienda canadese.

Nessuna delle aziende citate dalle fonti di Reuters ha confermato o commentato le speculazioni; Samsung le ha addirittura smentite. Jack Gold, fondatore della società di ricerche J. Gold & Associates, ha scritto in una nota che è improbabile che qualcuna di queste aziende tecnologiche voglia comprare l’intera Blackberry: “Ciascuna di loro trarrebbe beneficio dall’acquisizione solo di una parte delle attività di Blackberry”, secondo Gold; “non credo invece che nessuna di loro voglia comprare e gestire l’intera Blackberry”. Per esempio, è improbabile che Cisco voglia l’attività degli smartphone, ma potrebbe essere interessata alle reti enterprise, indica l’analista. Google potrebbe invece volere i brevetti mobili di Blackberry, che andrebbero ad arricchire quelli acquistati da Motorola. Secondo Gold, tuttavia, il deal migliore per il vendor canadese resta quello con Fairfax.

Per Moody’s crescono le probabilità che Blackberry esca per sempre dal business dei cellulari; in tal caso il suo partner per il manufacturing, Jabil Circuit, perderebbe 2,1 miliardi di dollari di revenue nel primo anno. L’analista Michael Walkley di Canaccord Genuity ha scritto invece: “Siamo convinti che Blackberry finirà per vendere l’intera società, nonostante il programma di riduzione costi: troppa concorrenza sul mercato smartphone e il nuovo sistema operativo Blackberry 10 non sembra poter consentire il ritorno alla redditività”.

Qualunque sia lo scenario prefigurato, tutti gli analisti concordano su un punto: è solo questione di settimane, poi arriverà una decisione definitiva sul destino di Blackberry.

Intanto la società rilancia sul cloud. E’ stata presentata in anteprima al Gartner Symposiumuna nuova soluzione cloud multi-piattaforma di Enterprise Mobility Management (Emm) che consentirà alle aziende di proteggere e gestire facilmente i dispositivi aziendali e personali. La nuova soluzione cloud di Emm darà alle aziende la facilità, la flessibilità e il controllo dei costi di cui hanno bisogno per sostenere il Byod (Bring Your Own Device), consentendo ai dipendenti di utilizzare i contenuti e le applicazioni che desiderano, pur mantenendo per l’azienda i necessari requisiti di sicurezza e i vantaggi, in termini di produttività, della mobilità.

La nuova soluzione Emm cloud e multipiattaforma di BlackBerry offrirà alle aziende soluzioni per la gestione dei dispositivi mobili (MDM, Mobile Device Management), delle applicazioni mobili (Mam, Mobile Application Management), oltre a elevati standard di sicurezza e funzionalità self-service per l’utente finale. Questa soluzione soddisferà i clienti e i vertici aziendali, rispondendo alle necessità dei dipartimenti IT, dal momento che è facile da implementare, da utilizzare e altamente conveniente per la gestione di smartphone e tablet.

“BlackBerry è in continua evoluzione. E poiché l’industria ha adottato ambienti mobili sia BYOD che misti, abbiamo risposto con la nostra soluzione Emm multi-piattaforma – spiega Stephen Bates, responsabile della Business Unit Enterprise di BlackBerry – La nuova soluzione cloud Emm porterà ai nostri clienti tutti i vantaggi dell’offerta per la piattaforma BlackBerry, che viene scelta da un numero di aziende e governi di tutto il mondo superiore rispetto a qualsiasi altra soluzione di mobilità aziendale, con un servizio cloud che consentirà loro di gestire facilmente BlackBerry, iOS e dispositivi Android nella maniera più conveniente possibile”.

Gartner prevede che entro il 2017 la metà dei datori di lavoro chiederà ai propri dipendenti di utilizzare i device personali in chiave lavorativa. Secondo Gartner, inoltre, da qui al 2014, i dispositivi di proprietà dei dipendenti saranno compromessi da malware con un tasso d’incidenza più che doppio rispetto ai dispositivi aziendali, mettendo la gestione dei device e delle app nella lista delle priorità sia per le imprese sia per i responsabili IT. Con il Byod in crescita ogni giorno, le aziende hanno bisogno di una soluzione Emm facile da implementare e gestire che non richieda elevati costi iniziali e soddisfi le esigenze dei propri dipendenti, senza compromettere i requisiti di sicurezza delle imprese.

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