IL CASO

Bei smentisce: “Nessuna rinegoziazione con Telecom”

La Banca europea per gli investimenti spegne le indiscrezioni secondo cui ci sarebbe in corso una revisione dell’esposizione per oltre un miliardo nei confronti della telco a seguito del downgrade di Moody’s. “Ad oggi niente è cambiato”

Pubblicato il 12 Ott 2013

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‘In merito a notizia riportata dalla stampa su una presunta rinegoziazione per oltre 1 miliardo di esposizione verso Telecom Italia, la Bei precisa che
non c’è in corso alcuna rinegoziazione”. Lo ha dichiarato all’Ansa la Banca Europea per gli investimenti spiegando inoltre che ad oggi nulla è cambiato a seguito del downgrade da parte dell’agenzia di rating Moody’s.

La notizia della presunta rinegoziazione era stata data ieri da Il Sole 24 Radiocor che legava l’operazione alla necessità di nuove garanzie sui finanziamenti dopo il declassamento del debito a ‘junk’ da parte della società di rating americana. Vero è che l’istituto, a seguito del downgrade del merito di credito ha infatti chiesto al gruppo tlc garanzie aggiuntive sugli 1,152 miliardi di prestiti non assistiti da garanzia bancaria – su un totale di 2,957 miliardi al 31 dicembre 2012 – come previsto negli accordi stipulati con TI.


I contratti contengono infatti una clausola secondo cui, nel caso del downgrade di un notch da parte di Moody’s, S&P e Fitch, la Bei ha “il diritto di richiedere la costituzione di garanzie aggiuntive e, in caso di inadempimento, potrà esigere il rimborso immediato dell’ammontare erogato”.
Moody’s ha declassato il rating di Telecom a Baa3, ovvero sotto l’investment grade lo scorso 8 ottobre, mentre le “opinion” di Standard & Poor’s e Fitch, che, dopo le dimissioni del presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, lo scorso 3 ottobre, hanno aperto alla possibilità di un declassamento, sono attese dopo il cda di telecom Italia, in calendario il 7 novembre per l’approvazione dei conti e la presentazione del piano industriale.

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