IL CASO

Bip Mobile: il credito residuo diventa un miraggio

Le telco non sarebbero disposte a farsi carico della spesa. Allo studio offerte mirate e bonus ad hoc per chi migra, ma la partita dei rimborsi va sempre più verso il naufragio. L’Agcom lavora per garantire la massima tutela degli utenti

Pubblicato il 15 Gen 2014

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Si fa strada l’ipotesi che gli operatori mobili non accetteranno, al di là delle promozioni che rimangono iniziative unilaterali, il riconoscimento del credito residuo al momento della stipula della portabilità per i clienti Bip Mobile, dopo l’interruzione del servizio a causa di un contenzioso dell’Mvno con l’enabler Telogic.

C’è chi, come 3 Italia e Tiscali (da oggi) ha deciso di puntare con decisione sui 220mila contratti in uscita da Bip, offrendo loro una promozione ad hoc mirata a rifondere ai nuovi arrivati il credito residuo che avevano lasciato in Bip fino a un tetto rispettivamente di 100 e di 60 euro. Con la clausola che i crediti derivanti da questa promozione non saranno convertibili in denaro né trasferibili ad altri operatori. Altri operatori, come Vodafone, non adotteranno iniziative specifiche ma metteranno a disposizione dei nuovi potenziali utenti le stesse promozioni riservate agli altri nuovi clienti, senza riconoscere crediti residui. E da Wind, garantendo la portabilità del numero ai clienti che ne fanno richiesta, fanno notare che “la prestazione di trasferimento del credito residuo è bloccata in considerazione della situazione di insolvenza di Bip. Tuttavia – spiegano – al fine di minimizzare il disagio per i clienti, Wind sta valutando azioni promozionali da mettere in campo”.

Anche Tim garantirà ai clienti di Bip Mobile la possibilità di conservare il proprio numero cambiando operatore, ma non prevede al momento promozioni ad hoc. “Tim – spiegano dall’azienda – non potrà accogliere le eventuali richieste di trasferimento del credito. Per ottenere informazioni sul credito residuo i clienti Bip Mobile vengono quindi invitati a rivolgersi direttamente all’operatore”.

Intanto da ieri è entrato in vigore l’ordine di Agcom verso Bip Mobile e Telogic di consentire 15mila migrazioni al giorno, rispetto al tetto precedentemente fissato per gli operatori virtuali che era di 500. Questo consentirà di smaltire tutti i passaggi verso i nuovi operatori in meno di 15 giorni. Una decisione arrivata dopo che l’authority ha ricevuto in audizione tutte le parti interessate, da Bip Mobile agli altri operatori mobili alle associazioni dei consumatori. Proprio in queste ore gli uffici del Garante stanno considerando e mettendo insieme i dati raccolti e quelli che continuano ad arrivare per considerare se siano necessarie altre eventuali prese di posizione a garanzia e tutela dei consumatori coinvolti nella vicenda.

Rimane da sciogliere, anche per le eventuali promozioni, a fronte di un monte complessivo di circa 2,5 milioni di euro di crediti degli utenti Bip, il nodo della differenziazione tra il prepagato e quello frutto di promozioni e “bonus” dell’operatore virtuale. Da Bip Mobile dovrebbero occuparsi del conteggio e metterlo a disposizione delle parti interessate. Ma se questo non dovesse essere possibile la situazioni potrebbe complicarsi ulteriormente: da 3 Italia, ad esempio, in previsione di un problema di questo genere, dicono di essere pronti, per ovviare, a dare vita a nuove promozioni su basi diverse dal credito residuo dei clienti provenienti da Bip.

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