L’appello degli industriali romani. “Si sblocchino i fondi per il broadband”

Il presidente Aurelio Regina: “La banda larga non merita visioni strette”. Marcegaglia: “Stanziamenti che determinano un salto in termini di innovazione”

Pubblicato il 24 Nov 2009

Gli industriali romani si mobilitano contro il congelamento dei
fondi anti-digital divide del piano Romani.
“Se siamo tutti disponibili a fare sacrifici abbiamo il diritto
di pretendere, anche da parte delle istituzioni, maggiore rispetto
e scelte faticosamente innovative e efficaci – ha detto Aurelio
Regina, presidente dalla Uir (Unione industriali romani) nel corso
dell’assemblea generale dell’associazione che si è tenuta oggi
a Roma.

In particolare il presidente Uir ha criticato il congelamento dei
fondi, affermando che “la banda larga non può accettare una
veduta stretta”. Per questo il presidente ha rivolto un appello
al senso di responsabilità e allo sforzo unitario di istituzioni,
di imprese e dei sindacati per affrontare una crisi che non è
ancora finita. E per cui è necessario spirito di innovazione.

Un concetto, quello di innovazione, ripreso anche dal presidente di
Confindustria, Emma Marcegaglia. “Ci siano stanziamenti in banda
larga per fare un salto in termini di innovazione”, ha
chiesto.

Anche per il presidente delle Provincia di Roma, Nicola Zingaretti,
il blocco dei fondi per la banda larga è un “errore
strategico”.
“In un momento come questo dobbiamo reinventare un modello di
sviluppo, puntando sia sulle infrastrutture materiali che
immateriali”, ha precisato.

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