TELECOM ITALIA

Fossati: “Ecco il mio piano per Telecom”

Riorganizzare l’azienda in tre divisioni: telefonia mobile, fissa e servizi. Rafforzare Tim Brasil ed eventualmente cederla ma solo al prezzo massimo. “Puntiamo alla crescita industriale anche attraverso partnership e joint venture”

Pubblicato il 21 Mar 2014

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Creare valore nel lungo periodo per tutti gli azionisti e riorganizzare Telecom Italia con la costituzione di tre divisioni, una attiva nel settore della telefonia mobile, una di quella fissa e una nel comparto dei servizi, in modo da migliorare i margini e sostenere la crescita. Questi sono i punti chiave del piano strategico industriale, insieme a un’apertura sulla cessione di Tim Brasil, ma solo al prezzo “massimo” dopo un rafforzamento dell’azienda. Marco Fossati presentera’ il piano la prossima settimana prima agli investitori di New York e poi a quelli della city di Londra. Nel dettaglio, nel piano coordinato da Vito Gamberale, Girolamo Di Genova e Franco Lombardi (i tre sono stati proposti da Fossati per entrare nel board di Telecom) con la collaborazione della societa’ Analysys Mason, e’ indicato che per spingere la crescita e il rafforzamento sia nazionale, sia internazionale di Telecom Italia la societa’ deve essere riorganizzata in tre unita’ in modo che ognuna sia in grado di adottare la migliore ‘practice’ per crescere e raggiungere una leadership. Ogni unita’ deve essere in grado di catturare nuove opportunita’ di crescita e deve realizzare partnership strategiche. La nuova organizzazione dovrebbe consentire alla compagnia di passare da una situazione di ex monopolio a una situazione di ‘crescita imprenditoriale’. In particolare l’unita’ della telefonia mobile e quella dei servizi dovranno puntare a realizzare partnership e joint venture. La divisione della telefonia fissa dovra’ migliorare la propria struttura di rete attraverso un ‘limitato aumento di capitale’ sostenuto da investitori istituzionali. Il riferimento e’ indirettamente alla possibilita’ di ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nella rete di Telecom.

Invece per creare valore nel lungo periodo per tutti gli azionisti il piano Fossati ritiene che sia necessario istituire un board indipendente, posticipare la cessione di Tim Brasil fino a quando l’eventuale operazione possa fruttare il prezzo massimo, realizzare una strategia che punti sulla crescita organica anche attraverso partnership, ridurre l’indebitamento senza vendere asset considerati core.

Marco Fossati, quindi, apre alla possibilita’ di vendere la controllata brasiliana, ma a un prezzo che valorizzi l’azienda, un prezzo definite nel piano “massimo”. Per questo, secondo il piano Fossati, sara’ prima necessario investire nell’azienda di Oltreoceano. Aziende che deve deve focalizzarsi, oltre che sulla rete di telefonia mobile, sul segmento ‘postpaid’ e sul segmento dati, oltre che entrare sul mercato della telefonia fissa attraverso partnership, in modo da catturare le opportunita’ fornite dalla convergenza dei business. Il riferimento del piano Fossati e’ a un’alleanza con la brasiliana Gvt, attiva proprio nella telefonia fissa.

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