ACCELERATORE DI STARTUP

Working Capital: “Per la prima volta apriamo agli stranieri”

L’acceleratore di Telecom Italia lancia anche Seed, corporate venture capital e, da settembre, una piattaforma di crowdfunding. E intanto la Camera dei deputati annuncia un Barcamp e un hackaton per lo sviluppo di idee innovative

Pubblicato il 27 Mar 2014

mizzi-telecom-120424112103

Working Capital sarà la prima realtà italiana ad aprire le porte agli startupper stranieri ‘testando’ lo startup Visa, il provvedimento contenuto nel Destinazione Italia, in preparazione da tempo al Mise e a breve in dirittura d’arrivo, mirato ad agevolare la concessione di visti agli aspiranti imprenditori stranieri che intendono avviare un’attività nel nostro Paese. Ma non è l’unica novità che riguarda l’acceleratore di startup di Telecom Italia: c’è anche il lancio di un corporate venture capital per investimenti nelle imprese appena nate e l’apertura di una piattaforma di crowdfunding (raccolta di fondi online) targata WCap.

Sono alcune delle notizie emerse dall’Opening WCap 2014, giornata organizzata da Working Capital per l’apertura della nuova edizione del programma di accelerazione di Telecom Italia rivolto alle startup innovative intenzionate a lanciare un progetto in ambito internet, digital life, mobile evolution e green. E stavolta si tratta appunto di una call internazionale, mentre in precedenza era indirizzata solo agli italiani. In palio la possibilità di entrare a far parte del programma di accelerazione e ottenere 40 grant d’impresa da 25 mila euro ciascuno.

Come ha spiegato Salvo Mizzi, responsabile del Working Capital Accelerator di Telecom Italia, nasce il nuovo corporate venture capital chiamato Seed: 4 milioni e mezzo di euro già impegnati, che saranno la base sulla quale costruire un fondo eventualmente anche con altri partner. “Il nostro mandato – spiega – è quello di portarlo da 4 a 9 milioni di euro da investire nella fase di seed con tagli da 100 a 500mila euro nella fase di crescita più avanzata delle startup”. Entro il 2014 potrebbero essere già realizzati 4 o 5 investimenti. “Questa catena di seed è di grandissima urgenza – prosegue perché incubatori, acceleratori ecc. ecc. nascondono un rischio: che non ci siano risorse per coprire la fase successiva. L’Innovazione senza risorse non va da nessuna parte”. La nuova struttura sarà gestita da Luca Casaburra che viene dalla Finanza Strategica di Telecom Italia.

L’altra nuova carta che si gioca WCap è una propria piattaforma di crowdfunding equity-based, cioè che propone quote del capitale azionario a chi decide di contribuire a finanziare un’impresa, che debutterà a settembre. “Siamo la prima large corporation a integrare tutti questi strumenti. Il crowdfunding sta dilagando nel mondo e noi abbiamo scelto di farlo perché crediamo che sia uno stimolo per i soggetti che vogliono accompagnarci in quest’opera di investimento. Sul sito di WCap verranno lanciate campagne ad hoc sui progetti che più ci hanno convinto”.

Un’altra notizia emersa dall’Opening WCap 2014 riguarda la Camera dei Deputati, che presto si trasformerà in un luogo di raccolta di idee innovative e di iniziative per lo sviluppo del digitale grazie a un Barcamp e ad un hackaton. Il progetto, promosso tra gli altri da Paolo Coppola, deputato Pd, e Stefano Quintarelli (Scelta Civica), consiste in un incontro tra influencer all’interno della Camera a cui è possibile iscriversi attraverso una pagina web nel sito della Camera stessa. “Sarà probabilmente il modello di Barcamp che prevede talk da 5 minuti ciascuno per i partecipanti – spiega Coppola – e il mio personale suggerimento è stato che ciascun speaker scelga l’Agenda digitale europea, selezioni un indicatore e faccia lo speech per spiegare come migliorare quel punto. È un modello preso dalla ricerca scientifica americana, che sa bene che non si ascoltano solo i luminari ma anche gli studenti e chiunque abbia buone idee, per restare aperti ed elastici. Poi naturalmente dell’organizzazione si occupa la Camera, la mia è una proposta”.

Quanto all’hackaton, dal 16 al 18 maggio faranno il loro ingresso alla Camera fino a 300 “smanettoni”, supervisionati da Alessio Biancalana (C4i). Il giorno 16 consisterà in una giornata di formazione relativa agli open data messi a disposizione dalla Camera, poi nei giorni seguenti ai partecipanti sarà chiesto di lavorare su un argomento “a sorpresa” sempre comunque relativo alla gestione dei dati pubblici aperti.

Nel corso di una giornata all’insegna del talento, dell’imprenditorialità e della passione per l’innovazione, sono state presentate le novità di Working Capital per il 2014. In particolare, è stata aperta la Call for Ideas che ha dato l’avvio alla selezione delle startup che riceveranno i Grant e potranno così accedere al programma di accelerazione di quest’anno. Alcune tra le migliori startup che hanno partecipato al programma nelle edizioni precedenti hanno poi raccontato le loro storie, tra le quali spiccano i racconti di donne fondatrici di startup di successo.

Tanti gli ospiti presenti, Anna Masera (responsabile comunicazione Camera dei Deputati), Stefano Quintarelli (Camera dei Deputati), Sofia Maroudia (ActionAid) e Paolo Barberis (Nana Bianca). Con loro si è discusso del valore creato per il sistema paese dagli Open Data e della necessità di dar vita a nuove startup, fondamentali per la digitalizzazione dei processi della Pubblica Amministrazione. È stato poi approfondito il tema delle potenzialità del crowdfunding, partendo dall’esperienza di successo dell’International Journalism Festival, raccontata da Arianna Ciccone e dal fondatore della piattaforma Starteed, un’altra startup di Working Capital.

Anche quest’anno, l’apertura del programma 2014 è stata anche l’occasione per fare il punto sullo scenario dell’innovazione in Italia e sull’importanza dello Stato innovatore per la crescita e lo sviluppo del Paese. Ne hanno discusso il giornalista Riccardo Luna, i deputati Paolo Coppola, Antonio Palmieri e Irene Tinagli insieme ad Antonio Fusacchia (Miur) e Stefano Firpo (Mise).

La giornata si è poi conclusa con un dibattito sulla necessità del capitale di rischio per generare innovazione, con il contributo di alcuni dei principali investor della startup scene italiana: Mauro Del Rio (Buongiorno), Francesco Niutta (P101), Alessandro Sordi (Nana Bianca), Luigi Capello (LVenture) e Domenico Arcuri (Invitalia).

Il “fil rouge” dei vari interventi è stato il “Make in Italy!”, con i valori della concretezza, passione e condivisione, raccontati anche dal conduttore, regista e scrittore PIF. Ospite d’onore Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati