MERCATO

Tlc, Softbank a caccia di “prede” in Europa

Il gruppo giapponese a caccia di “prede” in Europa in vista dei proventi dell’Ipo di Alibaba. Possibile anche un deal con Deutsche Telekom

Pubblicato il 04 Apr 2014

Patrizia Licata

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Softbank si guarda intorno in Europa, in cerca di opportunità. E una di queste opportunità si potrebbe chiamare Vodafone. Secondo quanto scrive la testata americana Forbes, il gruppo Tlc giapponese proprietario negli Usa della maggioranza dell’operatore Sprint, starebbe tenendo d’occhio le opportunità di M&A nel Vecchio continente perché è ancora in attesa del via libera dei regolatori Usa nei confronti di un merger SprintT-Mobile. Softbank sarebbe ben posizionata per fare acquisti perché è in attesa di ricevere un’iniezione di liquidità dall’Ipo di Alibaba.

Il deal SprintT-Mobile sarebbe comunque l’opzione preferita dal gruppo giapponese, perché le acquisizioni telecom più efficaci in termini di costo e valore creato sono quelle che si concludono sullo stesso territorio, con conseguente riduzione delle spese operative. Ma se Softbank non dovesse riuscire a percorrere questa via, per l’opposizione dell’antitrust americano, convinto per ora che tre operatori mobili sul mercato garantiscano meglio la scelta per i consumatori Usa, potrebbe usare i proventi della quotazione di Alibaba per sondare altre possibilità. Softbank ha una quota del 37% in Alibaba, che dovrebbe valere tra i 150 e i 250 miliardi di dollari al debutto in Borsa.

Le fonti di Forbes indicano che Softbank starebbe valutando, nel caso di un deal europeo, un accordo con Vodafone. Con lo scemare dell’interesse di At&t per l’Europa e l’operatore britannico, per Softbank si crea un’opportunità di espansione internazionale.

Le banche sono più scettiche però in merito a questa ipotesi. Anche con i proventi dell’Ipo di Alibaba, molti pensano che a Softbank manchi la potenza finanziaria per comprare Vodafone. L’azienda britannica non avrebbe interesse a comprare azioni in Sprint o Softbank e vorrebbe piuttosto un’enorme quantità di cash. Tra capitalizzazione di mercato, debito e premium, l’acquisizione ipotetica di Vodafone costerebbe qualcosa come 160 miliardi di dollari.

In Europa sembra più sensato un interesse verso Deutsche Telekom, che rappresenta una preda più facile da inglobare, con una capitalizzazione di mercato di 46 miliardi di dollari e operazioni geograficamente meno estese. Inoltre, Dt possiede T-Mobile, la società telecom che Softbank è tanto desiderosa di comprare negli Stati Uniti. Ma anche qui, si tratta per ora di speculazioni: il governo tedesco, che possiede una quota con potere di veto del 15% di Dt, difficilmente permetterebbe l’ingresso di una proprietà straniera nell’ex incumbent. Lo stesso vale in generale per tutti i colossi Tlc europei – il che non toglie che Softbank potrebbe andare a caccia dei player più piccoli.

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