WEARABLE TECH

Google-Luxottica, la grande chance per il made in Italy

Fashion hi-tech. Il mix fra creativi e ingegneri farà la differenza. Per il nostro Paese un’occasione importante per trasformare l’innovazione tecnologica in una storia di successo

Pubblicato il 22 Apr 2014

Edoardo Narduzzi

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Luxottica, il principale produttore di occhiali al mondo, ha raggiunto un accordo strategico con Google per sviluppare insieme soluzioni e apps per i Google Glasses. Quali servizi saranno consumati negli anni a venire tramite occhiali, resi tecnologici da software e connettività, non è ancora chiaro, mentre ben più chiaro è il fatto che ci sarà un nuovo store ad uso e consumo degli occhiali ed anche degli sdk, cioè degli schemi di sviluppo del software, originali.

La tecnologia inizia per davvero a farsi indossabile ed andando in questa direzione dischiude possibilità di sviluppo oggettivamente originali. Molto probabilmente cambierà, anche molto, la relazione uomo-macchina essendo difficile considerare un occhiale una macchina equivalente a un personal computer, come si modificherà la stessa relazione cognitiva tra le persone e la tecnologia, perché attivare una applicazione con l’iride o il movimento delle ciglia non potrà essere la stessa cosa di un rapporto basato sui click e sui tasti.

Ma quello che interessa davvero per chi fa business in Italia sono le ottime nuove opportunista che la tecnologia indossabile dischiude. E, considerato che il mondo del fashion a livello globale negli ultimi decenni è stato soprattutto una storia Made in Italy, nel senso che moltissimi brand dell’occhialeria, della pelletteria, delle scarpe, del prêt-à-porter, dell’abbigliamento, della gioielleria sono italiani, allora le wearable technologies vanno vissute anche come una straordinaria opportunità per le imprese italiane dell’Ict e per il mondo delle startup.

Perché? Soprattutto per due ragioni. Primo, perché per capire al meglio come gestire l’integrazione tra una app e un capo del fashion le conoscenze possedute dall’impresa del fashion sono fondamentali e queste sono in gran parte localizzate in Italia. Poi, perché si tratterà anche di saper pensare e sviluppare app indossabili, quindi applicazioni per le quali la wearability sarà il principale fattore di successo rispetto alle scelte dei consumatori. Un buon mix tra ingegneri e creativi italiani dovrebbe saper fare la differenza.

Le imprese del Belpaese hanno inventato il Made in Italy del fashion materiale facendo leva sulla creatività artigianale che in Italia ha radici plurisecolari. Ora per le aziende hi-tech del Belpaese c’è l’opportunità di trasformare l’innovazione legata alle tecnologie indossabili in un’altra storia di successo globale. Far nascere in Italia le società che, tra qualche anno, saranno ritenute leader al mondo nello sviluppo delle wereable app. Luxottica ha lanciato la volata, ora sta al sistema Italia posizionarsi al meglio in questa nuova industry.

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