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Dvb T2, Adiconsum: “Manca la codifica, prorogare l’obbligo di adozione”

Per l’associazione è “prematuro” il passaggio al nuovo standard per la tv previsto per gennaio 2015. Il presidente Giordano: “Serve avviare un percorso di programmazione dell’evoluzione tecnologica per permettere ai consumatori di effettuare acquisti corretti”

Pubblicato il 16 Giu 2014

E.L.

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Il passaggio obbligatorio dal 1° gennaio 2015 Dvb T2 rischia di pesare troppo sulle tasche delle famiglie italiane. L’allarme lo lancia Adiconsum che, a tal proposito, ha presentato al tavolo tecnico Epg, presso Agcom, proprio contributo.

L’associazione di consumatori, pur riconoscendo come “indispensabile” – la tecnologia garantisce, a parità di canali, l’uso di meno frequenze (da destinare ad internet ultra veloce) e la qualità HD su tutti i programmi e anche il 4K (ultra HD) – ne considera “prematura” l’adozione data la mancanza di scelta della “codifica”.

“Pur ravvisando la necessita di passare alla tecnologia Dvb T2 per migliorare la qualità della ricezione dei programmi televisivi – dichiara il presidente Adiconsum Pietro Giordano (nella foto) – non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per l’entrata in vigore previsto per il 1° gennaio 2015 dell’obbligo del decoder con tecnica Dvb T2.

“L’obbligo di inserire nei tv dei decoder con tale tecnologia – prosegue Giordano – ci sembra prematuro se non si specifica anche la codifica da utilizzare. Alla luce degli elevati costi sostenuti dalle famiglie per il passaggio alla televisione digitale, non ha senso l’obbligo di far montare un decoder con una tecnologia che potrebbe non far vedere i programmi, obbligando poi all’acquisto di un decoder esterno. Inoltre, nessuna televisione italiana gratuita, compreso il servizio pubblico, trasmette in tale modalità e nessuna sperimentazione, visibile ai consumatori è in atto. È, allora, necessario stabilire per legge una data che obblighi le emittenti televisive ad iniziare la trasmissione in Dvb T2 con una specifica codifica, seguita poi dall’obbligo di vendere apparati con decoder Dvb T2 specificando la codifica utilizzata dalle emittenti”

“Adiconsum – conclude Giordano – ritiene che il tavolo tecnico non debba preoccuparsi solo di trovare soluzioni relative agli standard, ma di attivarsi per proporre al Governo una chiara programmazione dell’evoluzione tecnologica della televisione nel nostro Paese che preveda tecnologie, codifiche e tempi di attuazione, stabilendo tempi di sperimentazione e di trasmissione regolare. In tal modo si garantirebbero acquisti corretti da parte dei consumatori e una corretta produzione degli apparati, stabilendone investimenti e quantità necessarie a soddisfare il mercato italiano”

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