LA SMENTITA

Tim Brasil, Recchi: “Su golden power ipotesi surreali”

La smentita del presidente di Telecom Italia: “Voci senza fondamento sul piano dei rapporti fra Paesi nei mercati internazionali, oltre che per il quadro normativo in vigore”

Pubblicato il 04 Lug 2014

A.S.

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Secca smentita da Giuseppe Recchi, presidente di Telecom Italia, sulle voci che nelle ultime ore hanno ventilato l’intenzione del Governo di modificare la legge per estendere la Golden power anche alle reti delle aziende italiane all’estero, nello specifico per impedire la cessione della controllata brasiliano Tim Brasil. “Sono voci che rappresentano un’ipotesi surreale, sia sul piano dei rapporti fra Paesi nei mercati internazionali, oltre che essere senza possibilità di fondamento nel quadro normativo in vigore”, ha detto Recchi.

Le indiscrezioni secondo cui il Governo Italiano potrebbe prendere in considerazione un provvedimento che gli consenta di bloccare un’eventuale vendita di Tim Brasil, controllata brasiliana di Telecom Italia, erano circolate nelle ultime ore, attribuite a fonti anonime. La possibilità che si sarebbe considerata, secondo le indiscrezioni, era quella di estendere gli ambiti di applicazione del “Golden Power”, modificando il decreto approvato a giugno che dà al Governo il diritto di veto sulle operazioni che riguardano le infrastrutture di “interesse nazionale”, allargandolo alle reti di comunicazione possedute dalle aziende italiane all’estero.

Una ipotesi apparsa da suibito improbabile, perché avrebbe comportato all’esecutivo di imbarcarsi nella modifica di una legge che per essere approvata ha già richiesto circa due anni e una trattativa serrata con i regolatori europei. Diverso sarebbe se si decidesse di utilizzare le leggi vigenti per bloccare l’eventuale cessione di Tim Brasil, dimostrando che l’eventuale cessione della controllata brasiliana potrebbe indebolire Telecom Italia al punto da pregiudicarne gli investimenti nella rete italiana, che è l’infrastruttura di interesse nazionale tutelata dalla legge.

Le voci sulla possibile estensione del Goldewn Power, intanto, e quindi del veto alla cessione di Tim Brasil, hanno avuto contraccolpi pesanti per Telecon Italia in Borsa, con il gruppo che è arrivato a perdere più del 3% durante le contrattazioni, per poi risalire e chiudere in linea col mercato all’1,47%.

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