TELEVISIONE

Timedia-l’Espresso, parte vendita frequenze: nuovo socio entro l’anno

Gli advisor presentano agli investitori il gruppo nato il 30 giugno dalla fusione delle attività Tv delle due società. Sul tavolo anche la possibilità di cedere in blocco l’attività sul Dtt, valutata tra i 400 e i 450 milioni

Pubblicato il 23 Lug 2014

A.S.

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Appena portata a termine l’integrazione tra gli asset tv di Telecom e del gruppo l’Espresso, è immediatamente iniziata la ricerca di un nuovo socio per Persidera, società nata dall’alleanza dei due gruppi nelle frequenze digitali terrestri e valutata intorno ai 450
milioni. Così gli advisor, Imi e Mediobanca, sarebbero già al lavoro, come anticipa Radiocor, per recapitare il dossier a investitori selezionati e potenzialmente interessati, soprattutto fondi di private equity, con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro la fine dell’anno. Due le prospettive possibili: l’ingresso di un nuovo socio o la vendita in blocco, entrambe compatibili con le motivazioni iniziali che hanno portato, il 30 giugno, alla nascita di Persidera dall’integrazione di Rete A in Telecom Italia Media Broadcasting: valorizzare un’ampia porzione della partecipazione detenuta negli asset televisivi.
L’information memorandum completo su Persidera sarà così rilasciato a cavallo dell’estate, in modo che con l’inizio dell’autunno si possano passare in rassegna le manifestazioni di interesse a iniziare a discutere in concreto delle offerte.

Intanto si prevede che entro ottobre si riesca a completare la nuova struttura organizzativa della società post-fusione e l’integrazione dei dipendenti, circa 60 persone provenienti da Telecom Italia media Broadcasting e 12 da ReteA.
La nuova società, partecipata al 70% da TiMedia e al 30% dall’Espresso, è stata valutata, secondo le perizie propedeutiche alla fusione, tra i 400 e i 450 milioni in termini di equity value: l’operatore di rete può contare su tre multiplex ex Telecom per la trasmissione del segnale televisivo e su due multiplex ex Espresso, e avrà un fatturato stimato in circa 100 milioni. I rapporti tra il gruppo tlc e l’azienda editoriale romana sono regolati diritti di prelazione, co-vendita e trascinamento nel caso in cui uno dei due intenda cedere a terzi la propria partecipazione nella società.

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