IL CONSIGLIO

Unbundling, Agcom rinvia il “dossier” a settembre

Le tariffe 2014-2016 all’odg del Consiglio dell’Authority in programma domani, durante il quale sarà discussa anche la remunerazione del servizio universale postale. Ma la decisione sul listino per l’accesso alla rete di Telecom Italia è altamente improbabile

Pubblicato il 28 Lug 2014

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Le tariffe unbundling 2014-2016 e la remunerazione a Poste Italiane per il servizio universale: sono i due temi caldi all’ordine del giorno domani, in quello che dovrebbe essere l’ultimo consiglio dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) prima della pausa estiva.

Al momento però è “improbabile“- fanno sapere da Agcom- che si decidano domani stesso i prezzi dell’unbundling. Probabilmente la decisione avverrà a settembre. Dopo gli ultimi tagli, che avevano suscitato contrasti con Commissione europea (poi rientrati), è probabile che l’orientamento di Agcom sia verso una stabilizzazione dei prezzi. E’ quanto emerso anche da un intervento del commissario Agcom Antonio Preto durante un convegno il 7 luglio a Digital Venice.

“L’Autorità – aveva detto pochi giorni fa durante la relazione Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom – si appresta, nelle prossime settimane, ad approvare il provvedimento finale relativo al nuovo ciclo di analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa, che dovrà poi essere sottoposto a consultazione comunitaria”. In quella sede, Cardani aveva ricordato che, tra i motivi degli ultimi tagli, c’erano anche le sentenze con cui il Consiglio di Stato aveva censurato il calcoli fatti dal precedente Consiglio Agcom sui costi pagati da Telecom per la manutenzione correttiva delle linee.

E’ probabile avvenga domani, invece, la decisione sul servizio universale di Poste, anche se non si può escludere un rinvio. Il provvedimento dell’Agcom che contiene una nuova metodologia di calcolo per gli oneri del servizio universale è gia’ stato posto in consultazione pubblica. Assieme al rinnovo della convenzione tra Cdp e Poste per la gestione del risparmio postale, la determinazione del costo del servizio universale che il Governo paga a Poste Italiane è un elemento fondamentale nel percorso intrapreso dal gruppo verso la quotazione in Borsa. Il contratto va rinegoziato e il compito di ridefinire la corretta remunerazione spetta all’Autorità Anche la firma della convenzione con Cdp è prevista per domani.

Domani Agcom deciderà anche la data del primo consiglio di settembre. “Non possiamo escludere che domani il consiglio decida di fissare un’ulteriore riunione prima della pausa estiva”, avvisano però dall’Autorità.

Dovrebbe esserci invece una decisione sul servizio universale,

Assieme al rinnovo della convenzione tra Cdp e Poste per la gestione del risparmio postale, la determinazione del costo del servizio universale che il Governo paga a Poste Italiane e’ un elemento fondamentale nel percorso intrapreso dal gruppo verso la quotazione in Borsa. Il contratto va rinegoziato e il compito di ridefinire la corretta remunerazione spetta all’Autorita’. Anche la firma della convenzione con Cdp, sempre secondo quanto si apprende, è alle battute finali.

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