LA TRIMESTRALE

Telefonica, utili in crescita nonostante il tracollo del Sud America

Ma il Brasile è in recupero. Nel secondo trimestre l’utile netto a 1,21 miliardi (+4,9%), ma i ricavi scendono del 12% a 12,7 miliardi. A pesare la debole performance del mercato spagnolo e i pessimi conti in Sud America dove il calo è stato del 15%

Pubblicato il 31 Lug 2014

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Una crescita dell’utile netto del 4,9% nel secondo trimestre 2014, nonostante i ricavi continuino a scendere sia in Europa, sia in America Latina. Un andamento negativo dei ricavi che però, per quanto atteso, è stato meno marcato del previsto, con il declino delle vendite che ha iniziato a rallentare in Brasile e in Germania. Sono le indicazioni che emergono dai conti di Telefonica per il secondo trimestre 2014, appena pubblicati dalla multinazionale.

L’utile netto, con la crescita del 4,9% a quota 1,21 miliardi, non riesce a compensare l’andamento negativo dell’intero primo semestre, dove i conti di Telefonica registrano utili netti negativi (-7,5%) a 1,9 miliardi.

La seconda compagnia telefonica europea ha in ogni caso confermato gli obiettivi per il 2014: la crescita dell’utile netto nel secondo trimestre 2014 segna una differenza positiva rispetto allo stesso periodo del 2013, da 1,15 a 1.21 miliardi, con gli analisti stimavano che il risultato si attestasse a 945 milioni di euro.

La multinazionale spagnola delle tlc ha beneficiato dei minori ammortamenti sugli asset (da 2,6 mld a 2,07 mld), che hanno compensato la flessione dei ricavi, in diminuzione del 12% sull’anno a 12,73 miliardi di euro, ma in linea con i 12,74 mld stimati dagli analisti. L’utile operativo al netto delle poste di svalutazione e ammortamento ha sofferto di conseguenza un calo del 15% anno su anno, a 4,13 miliardi di euro, contro i 4,1 mld previsti dal consenso.

A pesare sui conti della società è stata anche la debole performance del mercato spagnolo e la debolezza delle valute latino-americane. In Spagna Telefonica ha realizzato ricavi per 3 miliardi di euro, in flessione del 9,1% sull’anno, mentre altri cali importanti sono stati sofferti in Brasile (-11%) e nel resto dell’America-Latina (-15%).

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