IL CDA

Telecom Argentina, prorogata la vendita a Fintech

Il Cda dà mandato al management di definire con con il finanziere Martinez Guzman possibili modifiche del percorso di cessione. Nel frattempo resta in vigore fino al 24 ottobre l’accordo firmato lo scorso anno

Pubblicato il 27 Set 2014

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Silitta la cessione di Telecom Argentina. Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Recchi, ha conferito mandato al management di valutare e definire con Fintech possibili modifiche del percorso di cessione della partecipazione di controllo detenuta dal Gruppo in Telecom Argentina, già oggetto del contratto sottoscritto il 13 novembre 2013. “La negoziazione avverrà sulla scorta di un termsheet funzionale al protrarsi della tempistica autorizzativa, ivi incluse specifiche garanzie a favore della Società – spiega una nota – Nel frattempo, come da proposta di controparte, resta in vigore sino al 24 ottobre 2014 l’accordo raggiunto lo scorso anno”. Di fatto vengono prorogati i termini della vendita di Telecom Argentina.

Quanto al Brasile, secondo indiscrezioni, sono stati esaminati id iversi scenari che ruotano attorno a Tim Brasil in vista di un possibile consolidamento con Oi.

Nella stessa riunione del cda è stato nominato Mario di Mauro nuovo direttore strategy del gruppo al posto di Oscar Cicchetti.

Sulla questione argentina era intervenuta l’associazione Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia, che aveva chiesto al board nessuna “vendita a sconto a Fintech” di Telecom Argentina. Asati si è spinta anche oltre chiedendo al management di mantenere la controllata, “i cui effetti positivi economici sono già stati contabilizzati nella semestrale”.
Su Tim Brasil, invece, il management dovrebbe “continuare la sua strategia di rafforzamento degli investimenti, del miglioramento della qualità del servizio e procedere con l’acquisizione delle nuove frequenze. Non c’è bisogno di vendere, ma di accordi con operatori del fisso che prevedano sinergie e sviluppo. Telecom Italia sa cosa fare per ritornare grande: rimanere in una dimensione internazionale”.

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