LA LETTERA

Tlc, i giganti Ue scrivono Juncker: “Pronti a investire 150 miliardi”

Il G10 delle telecomunicazioni annuncia il piano al presidente della Commissione Ue: “Vogliamo liberare il potenziale economico delle industrie digitali. Fondamentale lavorare in partnership con le istituzioni europee”

Pubblicato il 06 Nov 2014

A.S.

juncker-jean-claude-141106182310

Il piano di investimenti sarà di 150 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, con una soglia minima di cinque miliardi di euro l’anno investiti in progetti di ricerca e sviluppo. Ad annunciarlo in una lettera al neo presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. La lettera è stata firmata dai massimi rappresentanti delle 10 più grandi aziende delle tlc europee: tra loro Marco Patuano, ad di Telecom Italia, Vittorio Colao, Ceo di Vodafone, Cesar Alierta di Telefonica, Michel Combes di Alcatel-Lucent e Timotheus Hoettges di Deutsche Telekom.

Il G10 delle Tlc europee lancerà nei prossimi giorni l’iniziativa “Make the Net Work”, che i firmatari descrivono nella lettera come “una chiara affermazione dell’intenzione dell’industria di parlare con una voce unica e di impegnarsi in un partenariato positivo con le istituzioni europee”.

“Insieme” con le istituzioni Ue, scrivono i 10 big delle tlc nella lettera indirizzata anche al vicepresidente Andrus Ansip e al commissario Guenther Oettinger, “possiamo liberare il pieno potenziale economico e competitivo delle industrie digitali europee”. Oltre agli investimenti, tre sono gli impegni che sottoscrive il settore delle tlc: il “mantenimento di un internet aperto” senza discriminazione tra i fornitori legali di contenuti e servizi, la fornitura di “un ventaglio di servizi a diversi livelli di qualita’ e prezzi”, e la “protezione della privacy e della sicurezza dei consumatori”.

In cambio, da parte delle istituzioni Ue gli operatori si aspettano un “ambiente regolamentare positivo e leggero per sostenere i significativi investimenti di capitale programmati” dall’industria, ma anche “l’affrontare le asimmetrie” tra le regole per l’industria tlc Ue e quelle per le societa’ internet globali, e “assicurare la trasparenza e l’apertura delle piattaforme di comunicazione, dei sistemi operativi e dei motori di ricerca” per lasciare libera scelta ai consumatori.

“Siamo pronti”, concludono i big (che includono anche Ericsson, Orange, Telenor, Liberty Global e TeliaSonera), “a sostenere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale” Ue “con investimenti privati sostanziali” e a lavorare con Commissione, Parlamento e Consiglio Ue.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3