LA POLEMICA

Rai, coro di no contro il canone in bolletta

La proposta circolata ieri solleva perplessità. Chicco Testa (Assoelettrica): “Evidenti problemi di legittimità”. Salvini (Lega): “Vergogna assoluta. Faremo ricorso anche in Ue”

Pubblicato il 21 Nov 2014

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La proposta di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica, in una soluzione che porterebbe nelle intenzioni del Mise ad azzerare l’evasione e a far scendere sensibilmente l’importo del contributo, inizia a sollevare grandi perplessità. Nel mondo delle aziende, dove Chicco Testa (nella foto), presidente di Assoelettrica, motivando la sua assoluta contrarietà parla di “un evidente problema di legittimità. E c’è una grande complicazione burocratica – afferma – oltre a costi pesantissimi per le aziende”.

Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervenendo a “la Telefonata” su Mattino5 annuncia battaglia: “Ricorreremo ovunque, anche in Europa se necessario – attacca – La proposta di far pagare il canone Rai con la bolletta della luce è una vergogna assoluta. Costringere gli italiani a farlo, magari anche se non hanno il televisore in casa, è assurdo”.

A Salvini fa eco Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato: “L’intenzione del governo di inserire il canone della Rai in bolletta è pura follia. Un vero e proprio furto di stato. L’ ennesimo ai danni dei cittadini vessati dal Governo e ormai costretti a pagare le tasse anche sull’ aria che respirano senza per altro avere nulla in cambio”.

“Con molta franchezza: sono contrario all’ipotesi del canone Rai in bolletta. Valuteremo quell’ eventuale emendamento in Commissione e credo che emergeranno diversi problemi”, Afferma Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica e componente della commissione Bilancio. “Se iniziamo a usare la bolletta elettrica per le tasse, creeremo un pericoloso precedente: davvero vogliamo invertire l’onere della prova, imponendo ai contribuenti di dimostrare di non dover pagare qualcosa? Proporrò un emendamento
alternativo: l’eliminazione del tetto alla raccolta pubblicitaria della Rai, un vincolo che oggi penalizza la tv di Stato rispetto alle sue concorrenti. Se la Rai sarà brava a raccogliere pubblicità, competendo sul mercato come tutte le aziende, allora avrà anche più risorse, altrimenti dovrà razionalizzare le sue spese”.

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