LA VISITA A CATANIA

Tecnologie, Renzi: “Se riparte il Sud riparte l’Italia”

Il premier visita l’incubatore di imprese Working Capital di Telecom Italia a Catania: “Qui messaggio di speranza”. Incontro non programmato coi lavoratori Micron: “Risolta la vertenza sui 429 esuberi”. Ma ai sindacati non tornano i conti

Pubblicato il 28 Nov 2014

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“Credo che oggi qui ci sia un messaggio di speranza da dare: che le idee possono smettere di essere sogni e diventare realtà. Credo che il luogo, la residenza di questa sfida, sia in questo palazzo. Naturalmente dobbiamo fare di più, dobbiamo far meglio tutti. Però intanto io vorrei dire che anche questo è Sud e non è soltanto un racconto negativo quello che viene fuori. Se riparte il sud riparte l’Italia. Questa è la priorita”’. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Catania durante una visita compiuta insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, nell’incubatore d’impresa Working Capital di Telecom Italia.

Durante la visita il premier ha incontrato il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi che ha presentato alcuni progetti dei giovani imprenditori che Telecom sta supportando e sostenendo per creare delle imprese pronte ad entrare sul mercato e a creare occupazione.

Con oltre 7mila idee raccolte e 220 startup incubate e accelerate nelle diverse edizioni, Tim#Wcap è il più ampio database italiano sull’innovazione. I grant d’impresa assegnati fino a questo momento ammontano a 4,5 milioni di euro.

Tim#Wcap – ha affermato Recchi – è nata per sostenere in modo concreto l’innovazione nel nostro Paese: come Telecom siamo stati i primi (gia’ nel 2009 a comprendere la necessità di sostenere questi giovani e le loro idee e a trasformarle in imprese. Sono passati gli anni e ora l‘Open innovation è parte integrante del piano industriale di Telecom Italia. In questi 5 anni il gruppo ha avuto modo di confrontarsi con migliaia di talenti Made in Italy, convinti che questo sia il compito di una grande azienda di sistema nazionale come è Telecom Italia, perchè senza innovazione non c’è crescita”.

In occasione delle visita catanese Renzi si è fermato a salutare ragazzi e ragazze della Fiom di Catania “per sottolineare come la vertenza Micron, che aveva 429 esuberi – ha precisato il premier – è stata sostanzialmente risolta: restano sette posizioni da sistemare e le sistemeremo”. Una dichiarazione che ha visto l’immediata replica dei sindacati, con Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim per Micron, e Pietro Nicastro, segretario generale della Fim Cisl Catania. “Matteo Renzi ha dichiarato a Catania e via Twitter che i lavoratori Micron sono salvi – afferma Alberta – proprio mentre in contemporanea in un incontro in Confindustria sempre a Catania l’azienda ci stava dicendo che vi sono circa 30 esuberi. Come si conciliano le due posizioni?”. “Sarebbe bene – aggiunge Alberta annunciando che Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro al presidnete del consiglio e al ministro per lo Sviluppo eocnomico Federica Guidi – che il Governo chiedesse a St di completare le 170 assunzioni effettive attese e si attivasse a breve l’incontro al Mise con Micron. Occorre finalmente porre la parola fine a questa vertenza, dando soluzione occupazionale a tutti i lavoratori”.

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