Portugal Telecom-Oi, l’accusa di Menezes Cordeiro: “La fusione non è valida”

Il presidente dell’assemblea di PT Sgps ha proposto al cda di cancellare il voto sulla vendita ai francesi di Altice. L’operazione diventa una corsa ad ostacoli

Pubblicato il 09 Gen 2015

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Il presidente dell’assemblea di Portugal Telecom Sgps ha proposto al cda di cancellare il voto di lunedì sulla vendita degli asset portoghesi di Oi, affermando che l’accordo per la fusione tra la stessa Oi e PT è non è valido. In una lettera datata 6 gennaio, cui Reuters ha avuto accesso, Antonio Menezes Cordeiro dice che una nuova assemblea dovrebbe essere convocata con due punti all’ordine del giorno: mettere fine alla fusione con Oi o approvare la vendita delle attività portoghesi al gruppo Altice.

Oi ha già raggiunto un accordo con Altice per la cessione delle attività portoghesi a 7,4 miliardi di euro, che ha bisogno però dell’approvazione degli azionisti di PT Sgps, holding che è anche il primo socio di Oi con una quota del 25,6%. Secondo Menezes Cordeiro, il contratto per la fusione può essere risolto perchè PT Sgps era in stato di default dopo l’accordo per cedere gli asset portoghesi. Lo stato di default “permette a PT Sgps di risolvere il contratto, per la legge portoghese e quella brasiliana”, scrive il presidente dell’assemblea.

“La risoluzione è stragiudiziale, e immediatamente realizzabile (…) gli azionisti di PT Sgps hanno tutto da guadagnare dalla risoluzione del contratto. Si può pensarla in modo diverso solo per mancanza di informazioni – aggiunge – La risoluzione è retroattiva e pone Portugal Telecom Sgps nella posizione in cui era prima della conclusione del contratto: può recuperare la totalità di PT Portugal e restituire le azioni ricevute in cambio”.

Ieri il cda di PT Sgps ha smentito le indiscrezioni su un rinvio dell’assemblea, affermando che solo gli azionisti possono prendere una decisione in questo senso. Ha però aggiunto che l’approvazione della vendita significherebbe abbandonare l’obiettivo della fusione con Oi, concordata lo scorso anno, che puntava a creare un operatore leader a livello globale con circa 100 milioni di clienti.

Oi controlla ora PT Portugal, gli asset operativi che appartenevano a PT Sgps prima della fusione. Oi ad agosto 2014 ha detto che sta studiando l’acquisizione della quota di Telecom Italia in Tim Brasil . Telecom Italia ha detto che intende esplorare la possibilità di un’integrazione con Oi.

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