IL PROGETTO

Missione compiuta per IXV, il “taxi” spaziale made in Italy

Il veicolo, lanciato dalla base di Kourou con il vettore Vega, fornirà dati aerodinamici e aerotermodinamici. In campo Thales Alenia Space e Cira

Pubblicato il 12 Feb 2015

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L’Europa ha compiuto un altro fondamentale passo in avanti verso un accesso pienamente autonomo ed indipendente allo Spazio. Si è svolta con successo la missione suborbitale del veicolo spaziale europeo IXV lanciato ieri con il vettore Vega dallo spazioporto di Kourou (Guyana francese) con l’obiettivo di verificarne la capacità di rientro nell’atmosfera terrestre in maniera controllata.

Il lancio del veicolo sviluppata e realizzata con il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è avvenuto alle 14:40 ora italiana. L’intera missione è durata 100 minuti dal momento del lancio fino allo splashdown.

Il velivolo IXV è stato portato alla quota di 320 km, dove si è separato dal suo vettore per continuare la sua ascesa sino a 420 Km, quota alla quale è iniziata la sua vera e propria missione di rientro nell’atmosfera terrestre ad una velocità di 7,5 chilometri al secondo, pari a 27 volte la velocità del suono. In volo autonomo planato è ammarato nell’Oceano Pacifico grazie ad un sistema di paracadute che ne ha attenuato l’impatto in mare.

“E’ stato un test che probabilmente segnerà la storia dell’accesso allo spazio da parte dell’Europa – commenta Presidente del Cira, Luigi Carrino – Il programma si è svolto, sia per la parte di lancio, sia per la missione IXV, esattamente come previsto e rende noi italiani orgogliosi di essere i più grossi contributori del programma e la nazione più impegnata nella ricerca e nello sviluppo di questa piattaforma. Come Presidente del Cira, poi, sono orgoglioso per il contributo decisivo dato dal nostro Centro alle fasi di progettazione, test e assistenza alla missione”.

Le fasi più critiche della missione, lancio e ammaraggio, infatti, sono state seguite in diretta al Cira dove, per l’occasione, si è tenuto un evento che ha visto la partecipazione di diverse personalità del mondo istituzionale, scientifico, e industriale.

L’Italia è in assoluto il paese maggiormente impegnato nel progetto IXV: la realizzazione del velivolo è stata affidata ad un team di 40 aziende e centri di ricerca europei, guidato da Thales Alenia Space-Italia e l’intera missione è stata monitorata dal Mission Control Centre situato presso l’ Altec (Advanced Logistics Technology Engineering Centre) di Torino.

Nell’ambito di questo progetto il Cira, forte delle competenze e dei risultati acquisiti con le due missioni eseguite nell’ambito del programma nazionale Usv (Unmanned Space Vehicle), ha svolto un ruolo significativo.

Oltre agli studi in materia di aerodinamica e aerotermodinamica, alle attività di qualifica del sistema di protezione termica, il Cira ha progettato ed eseguito il drop test da elicottero di un prototipo in scala reale del velivolo IXV per la sperimentazione del sistema di discesa e di recupero. Ed anche nella attuale fase di esecuzione della missione finale, il Cira fornisce assistenza tecnica all’Esa attraverso la partecipazione di propri ricercatori al Team di Progetto impegnato nelle operazioni di lancio presso la Base di Kourou.

La missione fornirà dati di straordinaria importanza, e fortemente attesi dalla comunità scientifica ed industriale europea, sulle caratteristiche estreme dei fenomeni aerotermodinamici tipici del rientro in atmosfera che consentiranno all’Europa di compiere un altro passo avanti verso un accesso autonomo allo spazio.

La strada verso lo sviluppo di un sistema di trasporto spaziale europeo, proseguirà con il programma Pride il cui finanziamento è stato recentemente sottoscritto da tutti i più importanti paesi nel corso della Ministeriale Esa dello scorso 2 dicembre, su proposta dell’Italia che conferma ancora una volta la sua leadership. Anche in questo ambito il Cira è pronto a dare il suo contributo grazie agli studi effettuati su Usv3.

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