Gartner: sarà l’anno di svolta per i wearables

Prevista una crescita a due cifre per i prossimi cinque anni, ma l’industria è chiamata a dare risposte soddisfacenti sul fronte della privacy. Serve trovare sinergie con i mercati contigui, soprattutto con quello della Sanità

Pubblicato il 23 Feb 2015

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In vista del Mobile World Congress 2015 di Barcellona, Annette Zimmermann, research director di Gartner, pubblica una nota di ricerca sul futuro dell’industria mobile con un focus particolare sul mercato dei device indossabili.

Gartner prevede forte crescita quest’anno per i wearables: orologi e bracciali smart raggiungeranno quasi 70 milioni di unità, un incremento del 38% rispetto al 2014. “Ma non riteniamo che questi device sostituiranno lo smartphone nei prossimi cinque anni”, osserva la Zimmermann; “piuttosto rappresenteranno un complemento ai device esistenti”.

Tuttavia il 2015 potrebbe essere un anno di svolta per i wearables, che avranno l’opportunità di superare le attuali dimensioni di nicchia e crescere a due cifre ancora per i prossimi cinque anni: Gartner prevede 514 milioni di unità nel 2020.

“L’Apple Watch stimolerà l’attenzione intorno ai wearables e i concorrenti come Samsung, Sony e Lenovo dovranno ideare prodotti attraenti per poter tenere il passo. A parte l’hardware, i produttori dovranno anche potenziare l’ecosistema di app e trovare sinergie con i mercati contigui, come quello della sanità, ma anche dare risposte soddisfacenti alle preoccupazioni per la privacy dei dati”, nota la Zimmermann.

Quanto al mercato degli smartphone, per l’analista “è ormai maturo e diventa sempre più difficile per i vendor differenziare i loro prodotti di fascia alta. L’anno scorso i vendor si sono concentrati sul miglioramento delle capacità di cattura delle immagini e su schermi più grandi. L’interesse dei consumatori a girare video e scattare selfie continuerà per tutto il 2015 e oltre e Gartner si aspetta che i vendor continueranno a investire nella qualità di video e fotocamere”.

Secondo la Zimmermann, Apple, pur avendo registrato un 2014 da record, dovrà dimostrare di saper creare ancora qualcosa di innovativo nel 2015 per replicare il successo di vendite dell’anno scorso. Dall’altro lato, i vendor cinesi low-cost continueranno a beneficiare dalla crescita della domanda di smartphone sui mercati emergenti. “Gartner stima che la base installata di smartphone era del 50% in America Latina e del 30% nell’Africa sub-sahariana nel 2014, con ampio spazio di crescita dunque nel 2015. Ci aspettiamo un mercato mobile ancora più competitivo nel 2015″, afferma la Zimmermann.

Un fenomeno interessante per Gartner è l’ascesa sul mercato mobile di piccoli vendor come Wiko, completamente sconosciuto due anni fa e oggi uno dei primi cinque vendor di smartphone in Francia. Wiko ora ha lanciato i suoi prodotti anche in Germania. “I motivi del suo successo sono il marketing locale, buona gestione del canale e un’offerta a prezzi accessibili, nella fascia dei 100-150 euro”, sottolinea la Zimmermann. “La qualità è decente e per chi ha pochi soldi da spendere va bene un device Android low-cost che supporta le app preferite”.

Altro interessante debutto sul mercato mobile è stato quello di Kodak, che in alleanza con Bullit Group ha lanciato il suo primo smartphone Android al Ces di Las Vegas. Le funzionalità di imaging, la facilità di condivisione delle foto e di stampa, insieme all’interfaccia utente personalizzabile, sono i punti di forza della proposta di Kodak. Ma la Zimmermann avverte: “Anche se Kodak è un marchio molto noto, non è facile entrare sul segmento di fascia media del mercato smartphone, dove compete con altri brand molto forti”.

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