Telecom, Fitch: “Possibile il miglioramento dell’outlook”

L’agenzia di rating: “Se ricavi ed Ebitda continuano a migliorare potremmo rivedere a stabile la stima, ma servono segnali di stabilizzazione del free cash flow”

Pubblicato il 24 Feb 2015

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La pressione sul rating di Telecom Italia si allenta dopo i risultati 2014 e il piano industriale. A dirlo Fitch, secondo cui “se nei prossimi trimestri i valori chiave continueranno a migliorare, potremmo rivedere l’outlook a stabile”, aggiugendo che la debolezza di ricavi ed Ebitda domestico è la causa principale dell’outlook debole, ma i due indicatori potrebbero aver raggiunto un punto di minimo.

Il miglioramento rende gli obiettivi di Ebitda domestico 2016 raggiungibili, ma Fitch ha bisogno di ulteriori segnali di stabilizzazione e miglioramento del free cash flow prima di prendere qualunque decisione sull’outlook.

Uno dei motivi di miglioramento è che l gierra dei prezzi nel mobile in Italia sembra essere diminuita. “Il mercato della telefonia mobile si è polarizzata – spiega l’agenzia di rating – con Telecom Italia e Vodafone che investiono nelle reti e nei servizi di marketing mentre Wind e 3 Italia restano concentrati sul valore e prezzo”. Per Fitch esiste la possibilità di consolidamento con la riduzione da quattro a tre principali operatori, come è accaduto in Germania, Irlanda e Austria. “Crediamo che il consolidamento sarebbe positivo per TI in quanto ridurrebbe la concorrenza e di sostegno verso le tendenze dei prezzi di mercato più razionale”, conclude l’analisi.

Il 2014 si è chiuso per Telecom Italia risultati finanziari in linea con le previsioni e con le attese degli analisti, con i ricavi in calo del 7,8%, ma con una riduzione dell’indebitamento pari a 156 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

I ricavi preliminari consolidati si sono attestati a 21,573 miliardi di euro rispetto ai 23,407 dell’esercizio 2013, con una differenza in termini organici, calcolata escludendo l’effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, del -5,4%.

L’Ebitda preliminare si è attestata a 8,786 miliardi di euro, in discesa del 7,9% rispetto ai 9,54 miliardi del 2013 (-6,8% in termini organici), mentre gli investimenti industriali, che includono anche l’acquisizione della licenza 700Mhz in Brasile, sono cresciuti da 4,4 a 4,984 miliardi, con un aumento quindi di 584 milioni di euro.

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