MOBILE WORLD CONGRESS 2015

Reti di tlc a “basso consumo”: via al progetto italiano

Ericsson, Telecom Italia e 3 Italia uniscono le forze per la messa a punto di una soluzione che utilizza in maniera “smart” le infrastrutture di comunicazione. Partiti i primi test che possono contare sulle risorse della Commissione Ue. In campo anche lo European Union Energy Joint Research Centre

Pubblicato il 03 Mar 2015

Lorenzo Forlani

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Ericsson, in collaborazione con Telecom Italia, 3 Italia e lo European Union Energy Joint Research Centre, ha avviato un progetto per lo sviluppo di una soluzione che utilizza in modo intelligente l’energia nelle reti di comunicazione.

La fase di test sta avvenendo in Italia, e dimostra che è possibile combinare diverse fonti di energia pulita con l’obiettivo a lungo termine di rendere il sito radio indipendente dal punto di vista energetico. Finanziata dalla Commissione Europea, questa nuova soluzione ha l’obiettivo di alimentare i siti radio localizzati nelle aree più remote, attraverso una varietà di fonti di energia a impatto ambientale inferiore rispetto ai generatori diesel, riducendo in questo modo i costi di gestione per gli operatori e generando un impatto positivo sull’ambiente.

Le fonti di energia rinnovabile includono pannelli solari, batterie che immagazzinano l’energia solare, elettrolizzatori per produrre localmente idrogeno e celle a combustibile. Il mix di fonti di energia alternative è gestito attraverso una soluzione ICT Ericsson in grado di selezionare la fonte più adatta ad alimentare la stazione radio base, in funzione di fattori locali come ad esempio le condizioni meteo, il tempo, il livello di carica delle batterie e la disponibilità di idrogeno. La soluzione inoltre include un contatore intelligente e un sistema di telecontrollo che fornisce all’operatore maggiori dettagli sul comportamento energetico della singola stazione radio base. Molte stazioni radio base, specialmente nelle zone rurali e nei Paesi emergenti, non sono collegate alla rete elettrica e fanno affidamento su batterie e generatori diesel che sono altamente inquinanti e poco efficienti in termini di “Costo totale di proprietà (TCO)” e di manutenzione.

Questa problematica sta diventando progressivamente più rilevante per l’intera industria. Secondo l’ultima edizione del Mobility Report infatti è previsto che il 90% della popolazione mondiale sopra i 6 anni di età avrà uno smartphone entro il 2020 e il traffico dati in mobilità crescerà di 8 volte entro lo stesso anno. Inoltre, le emissioni di carbonio generate dall’Ict raggiungeranno 1,1 milioni di tonnellate entro il 2020, il 2% del totale secondo l’Ericsson Energy and Carbon Report. Tuttavia l’uso delle soluzioni ICT sarà cruciale per ridurre l’ulteriore 98% delle emissioni.

Roberto Opilio, Direttore Operations, Telecom Italia, ha dichiarato: “Telecom Italia è da sempre attenta ai valori e ai principi della Green Economy e ha aderito con convinzione a questo progetto perché rappresenta un esempio di best practice in materia di efficienza energetica. Un’iniziativa che conferma come sia possibile coniugare prestazioni tecnologiche e di sostenibilità ambientale, in coerenza con le linee di corporate social responsibility della nostra azienda, con l’obiettivo di intraprendere azioni virtuose di salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.”

Dina Ravera, COO, 3 Italia, ha spiegato: “Attraverso il nostro contributo attivo a questo progetto, 3 Italia conferma il suo impegno a favore di un progresso del business sostenibile attraverso la realizzazione di infrastrutture eco-compatibili. Crediamo che l’innovazione debba sì contribuire al successo dell’azienda ma anche al benessere e alla salvaguardia della collettività e dell’ambiente.”

Nunzio Mirtillo, Amministratore delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea, Ericsson, afferma: “Questa combinazione di fonti energetiche alternative riduce le emissioni di carbonio del sito radio e offre agli operatori una maggiore efficienza dei costi. Grazie a questo progetto, Ericsson mostra la sua leadership nello sviluppo di soluzioni innovative per aumentare l’efficienza energetica, contribuendo a rendere il mondo più sostenibile.” Gli altri partner del progetto dell’Unione Europea sono l’Università Tor Vergata di Roma, le aziende Dantherm Power, GreenHydrogen e Mes. Sviluppata dai ricercatori Ericsson in Italia, in collaborazione con i partner, la soluzione FCpoweredRBS unisce celle a combustibile, fotovoltaico e batterie nel modo più affidabile ed efficiente.

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