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Banda ultralarga, Cardani: “Da governo sforzo enorme, ora azione comune”

Il presidente Agcom plaude al piano di Palazzo Chigi: “Bene il passaggio graduale dal rame alla fibra”. E avverte: “Serve meno litigiosità da parte degli operatori”

Pubblicato il 09 Mar 2015

F.Me.

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“Il momento è particolarmente rilevante: da parte nostra abbiamo impostato il quadro regolamentare 2014-2017, ma soprattutto l’azione del Governo” con il piano per la banda larga “rappresenta uno sforzo che raramente abbiamo visto prima, anzi che mai abbiamo visto prima”. Così il presidente dell’Agcom Angelo Cardani a proposito del nuovo piano del Governo. Sul digitale, ha spiegato durante la relazione dell’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla rete Telecom, “abbiamo già un ritardo colossale, ma come tutti i ritardi può essere colmato, anche rapidamente: se reagiamo in maniera costruttiva e come Paese, possiamo farlo”.

A proposito del passaggio graduale dal rame alla fibra, Cardani si è espresso favorevolmente: “mi sembra che l’orientamento che sta prevalendo”, di integrare via via, “sia di buonsenso. Se questa è l’interpretazione che prevarrà credo che sia al mercato deciderlo. Credo che il concetto di scalabilità sia saggio. La scalabilità, lo sviluppo graduale della fibra può essere una soluzione accettabile”.

“Non posso non notare un elemento che mi ha stupito” fin dal mio arrivo all’Agcom nel 2012 “e che continua a stupirmi: un contenzioso particolarmente elevato in questo settore. Ad eccezione delle delibere che riguardano le faccende interne e le questioni amministrative, tutto ciò che resta viene attaccato al 100%”, ha ribadito Cardani, che continua a ritenere questo “a dir poco bizzarro”.

“Che questo sia usato dagli operatori per altro terreno su cui far tenzone è possibile, ma l’Autorità è stata creata per fare il regolatore – ha detto Cardani – è giustissimo che venga attaccata quando un operatore ritenga che i propri diritti siano stati calpestati, ma un regolatore che passa il suo tempo in tribunale ha meno tempo per regolare. Una minore litigiosità da parte del mercato favorirebbe la nostra attività”.

A proposito dell’Organo di vigilanza per la parità di accesso alla rete Telecom, Cardani ha detto che si sta “valutando la possibilita’ tecnica di allungare il mandato fino alla scadenza del nostro”

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