BANDA ULTRALARGA

Telecom e Vodafone, avanti sulla partita Metroweb

Il cda di TI dà l’ok a proseguire i contatti ma mette paletti precisi: maggioranza sterilizzata, scelta dell’Ad della newco e no al condominio. Anche la compagnia guidata da Bisio affila le armi: tra aprile e maggio si farà luce sul piano industriale

Pubblicato il 27 Mar 2015

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Telecom e Vodafone proseguono sul dossier Metroweb. Il cda dell’ex incumbent, che si è riunito ieri, non ha espresso a proseguire nei contatti per Metroweb, sulla base però di uno schema preciso. E cioè che Telecom Italia abbia la maggioranza del capitale e che la guida operativa sia affidata all’incumbent. L’ambito della possibile joint venture, scrive Il Sole 24 ore, nell’evoluzione dei discorsi, è stato limitato a Metroweb sviluppo, in sostanza una scatola vuota che avrebbe il compito di replicare il modello di Milano in altre città.

Metroweb Milano resterebbe invece fuori da questo schema, non solo per semplificare le problematiche antitrust, ma banche per superare la questione del diritto di veto/gradimento vantato da Fastweb, che è azionista con l’11,7% della società operativa controllata da Metroweb.

Per rilevare la maggioranza della newco e nel contempo offrire le garanzie richieste dalla controparte pubblica (Cdp e F2i) sulla serietà dell’impegno agli investimenti, la soluzione trovata è la sterilizzazione dei diritti di voto su una parte della quota Telecom, in modo da rendere sostanzialmente paritetica la partecipazione dell’incumbent rispetto a quella dei due fondi, ma da permettere all’operatore di beneficiare degli sgravi fiscali. Si è tornati, conclude il giornale, alla formula 40%-20%-40%. Telecom rileverebbe il 60% del capitale, sterilizzando il voto sul 20%, con lo scongelamento della quota subordinato all’avanzamento degli investimenti e al completamento di un quadro di regole che assicurino la “neutralità” delle infrastruttura e l’accesso paritetico a tutti gli operatori.

Anche Vodafone affila le armi. Ancora Il Sole 24 Ore spiega che secondo alcune valutazioni, fra fine aprile e metà maggio già si potrebbe conoscere il destino della partita che al momento vede coinvolta ufficialmente la compagnia guidata da Aldo Bisio, che la scorsa settimana ha firmato una lettera di intenti con F2i la quale, con oltre il 53%, è l’azionista di maggioranza di Metroweb.

La possibile soluzione alla base ora del lavoro dei due team, sta nel veicolo “Metroweb Sviluppo”. I team di lavoro sono così entrati nel vivo dell’attività per trovare la quadratura del cerchio su un possibile piano industriale che, ovviamente, deve prendere in considerazione varie opzioni: dalla soluzione stand alone con una società in cui a investire sarebbe solo Vodafone Italia, al condominio con altri operatori fra cui Telecom Italia.

Gli occhi sono quindi puntati sulle mosse degli altri operatori. Fastweb mantiene un profilo a sé stante, mentre per quanto riguarda Wind -conclude il giornale- nei giorni scorsi ci sarebbe stato un incontro fra l’Ad, Maximo Ibarra, e i vertici di F2i e Fsi.

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